Il settore Home Restaurant risponde a Fipe: siamo legali con tanto di controlli


“Come ogni estate dal 2015 ad oggi 9 agosto 2022 un Presidente di Confcommercio si sveglia ed inizia a sostenere che il mondo è abusivo con il benestare degli ultimi Governi”. Gaetano Campolo, CEO e Founder di Home restaurant Hotel srl che raduna oltre 600 Home Restaurant italiani, risponde al presidente Callà (vedi notizia): Confcommercio sta bloccando la new Economy dal 2015.
Abbiamo prova e dimostrazione che esiste anche un protocollo per Home Restaurant operativo in tutte le Questure e commissariati d’Italia con regolare comunicazione in Questura (come da parere del Ministero dell’interno del 1 Febbraio 2019 ed in regola con il bollettino Antitrust del 30 Marzo 2017)
L’Home Restaurant è, a tutti gli effetti, un comparto della c.d.Industria 4.0 e nello specifico, un’espressione del “Social Eating”. E’ possibile nel nostro ordinamento avviare un Home Restaurant? I Fondamenti giuridici e la libertà d’iniziativa economica privata.L’Articolo 41 della Costituzione. L’Iniziativa economica è una libertà tutelata dalla Costituzione Italiana all’Art. 41 che recita: L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. Gli Home Restaurant sul territorio italiano sono fioriti in modo spontaneo. Si è assistito a una loro crescita esponenziale, affermandosi appieno come realtà economica (si stimano 14.000 Home
Restaurant in Italia).
Di cosa ha bisogno il settore? Tutto questo si traduce nell’obbligo per lo Stato Italiano, nel caso in cui prevedesse di subordinare l’attività di Home Restaurant all’ottenimento di permessi, licenze o altro, di stabilire procedure trasparenti e non indebitamente complicate. Inoltre lo Stato ha anche l’onere di prevedere che queste procedure abbiano costi ragionevoli e proporzionati al tipo di attività , oltre che rapide ed assoggettate al principio amministrativo dell’approvazione mediante silenzio assenso. Nonostante il fallimento di questo DDL definitivamente considerato non
adeguato, i tentativi di regolamentare il settore sono continuati: il 12 luglio 2018 la deputata del Pd Sara Moretto ha presentato un nuovo progetto di legge ordinaria intitolato “Disciplina dell’attività di Home Restaurant”. Anche questa proposta, tuttavia, non è sfociata in un provvedimento legislativo vero e proprio ed è rimasta abbandonata. Il Parere del Ministero dell’Interno
Il settore dell’Home Restaurant ha conosciuto un’importante svolta grazie al parere del Ministero dell’Interno ottenuto per il tramite della Questura di Reggio Calabria. Con una grande apertura per il settore, recependo gli indirizzi e le sollecitazioni dell’Unione Europea, il 1° Febbraio del 2019 il Ministero dell’Interno ha escluso che l’Home Restaurant possa essere ricondotto alla Ristorazione classica, con conseguenze importanti per la disciplina dell’attività. L’attività di Home Restaurant presenta caratteristiche ben individuate:
1. Lo svolgimento dell’attività in un ambiente non adibito ad
esercizio pubblico
2. Il rivolgersi dell’attività ad un tipo particolare di pubblico
c.d. “distinto” ossia che arriva all’Home Restaurant solo su
prenotazione
3. L’occasionalità dell’attività, il che in mancanza di disposizioni precise di legge deve tradursi nel dato di 3 aperture settimanali. Le caratteristiche dell’attività di Home Restaurant Lo stesso parere chiarisce che, sussistendo questi presupposti, L’Home Restaurant è un’attività che non soggiace alla normativa prevista per la ristorazione classica.
Questo però non esclude che gli Home Restaurant, costituendo punti di interesse rilevanti sul territorio, debbano essere opportunamente segnalati alla Pubblica Sicurezza con specifica dichiarazione ex art 16 del TULPS.