Chiamata in arrivo dalla caserma, ma dietro la cornetta ci sono abili truffatori


La Centrale operativa di Rimini sta ricevendo negli ultimi giorni diverse segnalazioni al 112 da parte di cittadini che riferiscono di essere stati contattati da sedicenti carabinieri. Per rendere più credibile la telefonata, sul display del telefono fisso o dello smartphone del malcapitato di turno appare proprio il numero della caserma, anche se in realtà dietro la cornetta si nascondo abili truffatori che sfruttano le linee voIP, (Voice over Internet Protocol), ovvero canali di comunicazione che consentono la trasmissione vocale attraverso internet anziché attraverso linee telefoniche tradizionali.
In questo modo i truffatori possono facilmente falsificare il loro numero di chiamata (chiamate di spoofing) per far apparire che stiano chiamando da un luogo diverso o con un numero diverso, in questo caso quello della caserma dei carabinieri. Questo è solo il primo passo della truffa, che poi entra nel vivo con il finto incidente causato da un familiare, oppure con la finta rapina compiuta da malviventi che avrebbero utilizzato una vettura intestata ad un parente per fuggire. Insomma, le tipolegie di truffe sono varie, ma l'obiettivo è sempre il medesimo: arrivare a farsi consegnare denaro contante o oggetti preziosi pur di "liberare" il figlio, il fratello o il nipote di turno da un possibile arresto o da possibili guai giudiziari.
Per questo motivo le forze dell'ordine invitano i cittadini a ricontattare sempre le caserme mediante il numero unico di emergenza 112 o componendo il numero fisso dalla tastiera del proprio telefono, dopo averlo rintracciato su internet. Mai, invece, effettuare la chiamata al numero lasciato dai sedicenti carabinieri, che altro non sono che truffatori.