Comitato Rione Clodio: la mobilità sostenibile dov'è? ZTL parta 1 ottobre


Il Comitato dei Residenti del Rione Clodio replica agli intervento degli Assessori Montini e Morolli in
cui si parla di Rimini come città con una mobilità sostenibile
"La realtà è ben diversa e tutti i riminesi ne sono consapevoli perché la toccano con mano ogni giorno. Al di là delle ciclabili, rotatorie ecc. la circolazione è sempre caotica con file interminabili sia in direzione nord-sud che monte/mare e viceversa. In particolare, nel centro storico il Comune sostiene di aver ridotto il traffico
di attraversamento di 12.000 veicoli al giorno e di averlo spostato sulla SS16, un dato che sarebbe
certificato - ma non si sa da chi - e che, soprattutto non è mai stato messo a confronto con una
oggettiva rilevazione dei flussi negli attuali percorsi obbligati, ripetutamente richiesta".
Sta di fatto che con la chiusura del Ponte di Tiberio il transito di 12.000 veicoli al giorno che lo
attraversavano ora si è solo spostato su via Bastioni Settentrionali in direzione mare/monte; mentre il
flusso continuo in direzione monte/mare di diverse migliaia di mezzi al giorno entra su Corso
d’Augusto per proseguire su via Ducale. Quindi in sostanza il traffico è stato avvicinato al centro
storico e non allontanato, esattamente il contrario di quanto prevede il loro Piano Urbano Mobilità
Sostenibile. Sono infatti riusciti nel capolavoro di riportare il traffico su Corso d’Augusto come
avveniva fino agli anni 70.
Non può che suonare poi come un vero e proprio, indegno affronto il vanto di aver liberato via
Giovanni XXIII, nelle loro stesse parole “una camera a gas …con elevati rischi per la sicurezza dovuti
al passaggio di pedoni e biciclette”, laddove tale condizione è stata semplicemente spostata nel Rione
Clodio, senza che a tutt’oggi siano stati presi adeguati provvedimenti per sanarla. Per di più, nel
comunicato hanno omesso di citare che all’epoca del transito su via Giovanni XXIII, il traffico
mare/monte era assicurato anche dal Ponte di Tiberio ancora aperto al traffico e che in Piazza Ferrari
c’era un varco Ztl chiuso nelle ore 10-12 e 15-17, per cui non era comunque paragonabile a quello di
oggi nel Rione Clodio".
Quanto al PM10 in riduzione negli anni, "si omette di dire che sono limiti comunque superiori a quelli previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, né si parla del PM2,5 e delle polveri ultrasottili rilasciate dai freni e dall’usura dei pneumatici dei veicoli".
Prosegue il Comitato: "leggiamo con stupore che dopo tre mesi non hanno ancora inviato le lettere di cortesia a chi è transitato senza autorizzazione. Si parla di ben 7.000 accessi solo in luglio e agosto, il che ovviamente ha vanificato i benefici attesi dalla tanto, inspiegabilmente, sofferta accensione della ZTL. E ciò
rappresenta una ulteriore conferma della inadeguatezza dell’attuale Assessorato Mobilità a gestire i
problemi di viabilità di Rimini. Rammentiamo che l’autorizzazione del Ministero è arrivata nell’ottobre 2023, grazie anche al nostro sollecito, e che dopo due anni la Ztl con un iter interminabile, inclusa una durata eccezionalmente lunga di pre-esercizio, di norma fissata a 30 giorni, non è ancora attiva".
Appello conclusivo: "Auspicando che venga rispettata la data del 1° ottobre dichiarata nel giugno scorso dal Comune per l’effettiva messa in funzione della ZTL, e che venga finalmente accolta la richiesta di ampliamento degli orari, a rimedio quantomeno parziale dei ‘danni collaterali’ prodotti, concludiamo con un
appello ai due Assessori così sensibili alla ex camera a gas di via Giovanni XXIII°: fermatevi per 5
minuti nella svolta fra Corso d'Augusto e via Ducale così vi rendete conto che l’avete solo spostata!".