Pianese-Rimini, la vigilia di Filippo D'Alesio
Incassati i nuovi tre punti di penalizzazione (leggi notizia) e senza tifosi al seguito per i prossimi due mesi (leggi notizia), il Rimini (in procinto di passare al gruppo di Di Matteo dopo l'annuncio della firma del preliminare di giovedì sera) si prepara alla trasferta di sabato (calcio d'inizio alle 17:30) sul campo della Pianese dell'ex biancorosso Gorelli.
È sempre più difficile per i biancorossi isolarsi e non pensare alle vicende societarie, che si ripercuotono eccome anche sul campo (vedi la penalizzazione che li ha fatti piombare nuovamente a -4). Di fronte Bellodi e compagni si troveranno una squadra che finora ha conquistato 14 punti e che è reduce dall'1-1 sul campo del Pineto.
La vigilia dell'allenatore del Rimini F.C., Filippo D'Alesio.
"Nessun contatto con la nuova società, ad oggi le persone a cui noi ci affidiamo sono l'amministratore Buscemi. Quando ci saranno novità ci rapporteremo con la nuova società. I punti di penalizzazione fanno male, non possiamo fare nulla. L'unica cosa che possiamo fare è giocare per vincere. Togliamoci dalla testa società e penalizzazione, abbiamo una partita sabato. Togliamo qualsiasi se dalla testa, viviamo solamente del presente, che ci dice che alle 14:30 saliamo sul pullman e domani abbiamo una partita molto bella da giocare".
Com'è il clima? Dove trovate le energie per ripartire perché così è difficile concentrarsi sul campo. "Le energie ce le dà il fatto che abbiamo una dignità da proteggere, dei rapporti all'interno dello spogliatoio da proteggere, quello che stiamo vivendo da proteggere, abbiamo un popolo da proteggere. Ogni volta dobbiamo fare un lavoro per ricordarci questa cosa e ricardarci che nel mondo e nella vita ci sono cose più gravi. Pensare a pensieri positivi, giocare su un campo una competizione è una cosa che tutti sognano da bambini. Domani c'è una bella competizione. I ragazzi sotto questo punto di vista sono encomiabili, è chiaro che ci sono situazioni che li possono toccare, ma loro sono abili a spostare subito il focus dagli aspetti esterni al campo all'aspetto interno. È normale che puoi avere delle flessioni, com'è stato per me nella settimana col Bra, con questo periodo d'incertezza, c'è stato un piccolo calo emotivo che però non deve giustificare la prestazione col Bra. Dobbiamo fare un lavoro di testa, essere forti e lo siamo. Per un gruppo forte farsi prendere da queste situazioni vuol dire essere fragili e noi siamo anti-fragili".
C'era stata una presa di posizione durante il ritiro con il passaggio dalla Di Salvo alla Scarcella. "La posizione la prendiamo nel momento in cui ci manca un campo per allenarci, ci manca la possibilità di avere a disposizione il pullman per la trasferta, ci manca la carta igienica e l'acqua al campo, ci manca il minimo indispensabile per le condizioni. Adesso siamo in una situazione limite e abbiamo deciso di tenere botta, come si dice a Rimini. Se dovessero mancare queste cose diremo la nostra".
Che partita si aspetta? "Dobbiamo dare una risposta positiva a noi e a chi ci vuole bene. Devo dire che la partita col Bra un pochino ci ha fatto male perché non ci aspettavamo di perdere e di fare una partita non all'altezza, da un punto di vista dell'impegno, dell'atteggiamento, ci siamo stati, non ho visto una mancanza. Forse eravamo meno brillanti, con meno fuoco dentro. Dal punto di vista tattico ho rivisto la partita e ho visto anche alcuni errori che ho fatto io. Non possiamo promettere la vittoria, ma la massima volontà per poter tornare da questa trasferta anche con una vittoria. Ma affrontiamo avversari con motivazioni forti".
Ieri è stata una giornata nera, tra divieto di trasferta per due mesi ai tifosi e nuovo -3. Com'è il morale? "Tutto negativo. Ogni comunicazione, ogni articolo, ogni provvedimento sono cose che ci bombardano la testa in modo negativo. È difficile sorridere in questo momento, ma dobbiamo trovare anche in questa situazione uno spiraglio a cui aggrapparci, per spostare la realtà. Tra di noi ce lo siamo detti non si parla di società, non di parla di altro. Il se non ci porta da nessuna parte, abbiamo una partita da preparare, è un lavoro mentale, una forza mentale che dobbiamo trovare, un lavoro che ognuno di noi deve fare e dentro la squadra. Innervosendoci non risolviamo niente. Una mezza parola detta fuori posto può far scattare litigi. Dobbiamo capire il momento, ma deve passare e non ci deve alla lunga penalizzare".
Chi manca? "Falasco, Gemello, Pedro Lopes e Mini sono i quattro assenti".
LA 13a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA












