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di ale giglio

Civette: protagoniste da sempre...anche al Cras di Rimini

In foto: @AleGiglio
@AleGiglio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 3 ago 2023 17:27
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Ciao a tutti quanti! E dopo avervi spiegato cos’è il Cras di Rimini (vedi notizia): Centro Recupero Animali Selvatici; e aver parlato dei rondoni: quasi 400 ogni anno salvati dal Cras (vedi notizia); e dopo avervi lasciato con i Ricci: animali sentinella, i casinari del Cras (vedi notizia); oggi vi presentiamo le CIVETTE!

La civetta è un uccello rapace notturno, ma nonostante sia attiva di notte, è molto attenta anche durante il giorno. In libertà può vivere fino a 16 anni. Una sua caratteristica è quella della capacità di girare la testa a 270°.

 

Simbolo di luce e saggezza, la civetta è protagonista di molti miti e leggende. Nell’antichità tutti gli uccelli erano considerati messaggeri degli dei, per la loro capacità di volare e quindi di essere più vicini agli dei. La dea greca della sapienza, Atena, veniva rappresentata con una civetta sulla spalla. Per il fatto che riesce a vedere al buio, è paragonata alla luce che rischiara le tenebre. Ma, per il fatto che è un uccello notturno, la civetta è stata attribuita anche al simbolo di sventura e sciagura. Per alcune culture era presagio di morte. Durante il medioevo si pensava che le streghe avevano la capacità di trasformarsi in civette (o in gatti). In certe culture cambia significato in base al momento della giornata in cui veniva vista: se di giorno allora era simbolo di morte; se di notte allora era simbolo di fortuna.

La civetta ha una lunghezza di circa 21-23 cm, ha un’apertura alare di 53-59 cm e un peso dai 100 ai 200 grammi. Presenta due occhi tondi e gialli incorniciati da un piumaggio grigio-marrone. La testa tonda sul corpo ovale, bruno macchiato di bianco, la fanno sembrare un buffo e tenero birillo. Le zampe lunghe sono rivestite di setole.

La civetta è carnivora, soprattutto insettivora. È capace di ingoiare le prede intere e poi di rigurgitare le parti indigeribili. La sua alimentazione è composta da rettili, anfibi, uccelli e piccoli mammiferi. Caccia le sue prede con maggiore facilità sul terreno.

I volontari del Cras si prendono cura di questi animali spettacolari, dandogli da mangiare grilli, camole della farina e topi.

Tra marzo e giugno è il periodo in cui le civette nidificano. La femmina depone 2-5 uova in cavità nelle rocce o muri di vecchie abitazioni, alberi o tane abbandonate. Mentre le cova, il maschio la aiuta nella caccia. I piccoli lasciano il nido non prima di un mese, ma sono indipendenti solo a 2-3 mesi di vita.

Questi magnifici animali si trovano in Europa, in Asia e in Africa del nord. In Italia sono diffuse ovunque tranne sulle Alpi. Si trovano in zona collinare, vicino ai centri abitati.

 

Ogni settimana il giovedì pubblicheremo sul nostro sito una piccola rubrica dedicata a CRAS di Rimini e ai tanti animali che il centro recupera, salva ed ospita. Il piccolo spazio sarà curato da Ale Giglio, giovane volontaria del Cras e collaboratrice di Newsrimini grazie ad uno stage formativo estivo, in collaborazione con Spazio Meraki, un progetto per la transizione dei comuni del distretto di Rimini e delle Ausl della Romagna, gestito dal Il Millepiedi Cooperativa Sociale con Fondazione San Giuseppe ed Associazione Zavatta. Ale è una grande appassionata di natura ed animali, ama scrivere e realizzare tatuaggi con l’hennè.

Il Cras si trova a Corpolò in Via Baracchi, numero 47M.