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'Poteva chiamarmi'

Ravaglioli: indignato dagli attacchi della Raffaelli. Si cerca già un alibi?

In foto: Alessandro Ravaglioli
Alessandro Ravaglioli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 18 ago 2021 15:12 ~ ultimo agg. 15:14
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Sono indignato dagli attacchi strumentali ricevuti dall’onorevole Raffaelli. Qualcuno è già alla ricerca di un alibi?”. Alessandro Ravaglioli risponde alle affermazioni della parlamentare e coordinatore provinciale della Lega, on. Elena Raffaelli, che ieri insieme al responsabile comunale Fabbri aveva stroncato l’ipotesi di una sua candidatura, parlando di espulsione dal partito in caso di ufficializzazione (vedi notizia).

Ravaglioli non ufficializza la sua candidatura e si dice molto rammaricato dalle parole della parlamentare che avrebbe potuto chiamarlo per verificare quanto emerso dalla stampa nei giorni scorsi.
Premetto – scrive Ravaglioli – che il mio ultimo intervento sulla stampa risale al 15 Giugno, quando, confermando la mia disponibilità alla candidatura sindaco, sottolineai di essere a disposizione di un’altra credibile candidatura. Oggi, da militante Lega Rimini, sono indignato ancor prima come persona del linciaggio ricevuto da un Onorevole della Repubblica, con l’avvallo del segretario regionale.  Ritengo che minacciare la mia espulsione sulla base di ipotesi giornalistiche sia di una gravità inaudita e che ciò denoti irresponsabilità politica. L’On Raffaelli ha il mio numero di telefono. Avrebbe potuto semplicemente avere la decenza di chiamarmi, ma coscientemente ha deciso di non farlo pur di sferrare un attacco strumentale nei miei confronti, anche a costo di danneggiare la Lega e l’intero centrodestra“.

Ravaglioli parla di “una deliberata premeditazione di ricercare anzitempo un capro espiatorio in caso di sconfitta elettorale, cercando di prepararsi un vero e proprio alibi personale. Dileggiare in questo modo la persona che fino a pochi giorni fa è stata indicata dalla maggioranza della Lega, nonché dalla stragrande maggioranza del centrodestra riminese, rappresenta un’ulteriore umiliazione del nostro schieramento.

Ravaglioli cita poi il riferimento alla “opposizione compiacente”, ovvero il sospetto che nel centrodestra a Rimini ci sia chi vuole restare in minoranza senza prendersi responsabilità: “rispetto alle sgangherate affermazioni sulla “opposizione compiacente” dell’On. Raffaelli, vorrei ricordarle che il sottoscritto quando era capogruppo in consiglio comunale ha condotto la più grande battaglia della storia del centrodestra sul Rue con 1300 emendamenti (altro che i sedicenti civici imbarcati recentemente che hanno votato a favore dell’approvazione del RUE avvenuta nel mese di Marzo)”.

“Vorrei anche ricordare che il sottoscritto, come capogruppo della minoranza, ha concordato ogni sua scelta con quelli che oggi sono i due principali esponenti del centrodestra riminese, tra cui Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) e il Sen. Antonio Barboni (Forza italia). A proposito di “opposizione compiacente”, proprio la Raffaelli in testa, fino a pochi giorni fa, chiedeva all’ex collega e amico Sen. Barboni di candidarsi come sindaco. Due pesi e due misure?”

Conclusione: “Ho già provveduto a notiziare il Segretario Federale di questa situazione grottesca che sta depauperando su questo territorio lo splendido lavoro che fino ad oggi è stato portato avanti a livello nazionale”.