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La dirigente risponde

Bilancio e Palas. L'Amministrazione Comunale di Riccione risponde a Delbianco

In foto: il Palariccione
il Palariccione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 3 mag 2021 16:53 ~ ultimo agg. 17:02
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L’Amministrazione Comunale di Riccione risponde alle perplessità sul bilancio espresse dal consigliere del Gruppo Misto Andrea Delbianco (vedi notizia) che aveva puntato il dito in particolare contro la gestione della questione Palacongressi, ipotizzando anche di sottoporre la questione alla Corte dei Conti.

A rispondere sul versante tecnico é Cinzia Farinelli, dirigente responsabile del Settore Finanziario del Comune di Riccione : “L’operazione risalente a nove anni fa riguardante la Palariccione SPA è stata una procedura di liquidazione estremamente complessa che ha impegnato per mesi commercialisti e uffici finanziari. Eccepirne cavilli inesistenti e fuorvianti, senza una ragionata analisi tecnica, significa confondere le idee dei cittadini con superficialità. Tecnicamente, invece, l’anticipazione di liquidità concessa nel 2009 dal Comune di Riccione alla Palariccione, alla data dello scioglimento e non restituita per note difficoltà finanziarie della società, con conseguente operazione di accollo anche della suddetta anticipazione, è a tutt’oggi in corso di ammortamento fra i debiti pluriennali del Comune insieme ai mutui tutt’ora in essere. Su ciò che divenne la problematica Palas pesarono fin dall’inizio controversie posizione su assunzioni, incentivi tecnici, difetti di costruzione e quant’altro. Anche in conseguenza di ciò l’operazione di scioglimento fu particolarmente complessa, la SPA si presentava come un groviglio inestricabile di problemi, vertenze, procedure di stampo pubblico e privatistico. Qualcuno la definì di “straordinaria complessità amministrativa”. Ad oggi grazie a quell’operazione, al certosino e preciso lavoro fatto dagli Uffici competenti del Comune di Riccione, l’immobile può dirsi dei riccionesi. Se si pongono problematiche tecniche, come è stato fatto, è ovvio attendersi risposte tecniche e qualificate delle quali fonti primarie sono i Bilanci di Previsione e i Rendiconti così come le valutazioni collegiali dei Revisori dei Conti. Un’ultima precisazione tecnica riguarda infine le approvazioni dei Bilanci comunali approvati a maggioranza e per i quali va considerato che il voto di astensione (non contrario) non esclude responsabilità davanti alla legge in caso ipotetico di danno erariale”.

Per l’assessore al Bilancio Luigi Santi “Sul Palas le responsabilità politiche sono chiare e così come chi c’era alla testa dell’operazione in quegli anni. Oggi è chiaro invece ha salvato la situazione, ha recuperato proprietà e risorse per la collettività. Rievocare la questione Palas oggi è un tale autogol politico che dalla Corte dei Conti il boomerang è pronto a tornare a chi l’ha lanciato”.