Piscina a Viserba. Il Comitato a favore: si riqualifica il parco e si rilancia la zona
Nel giorno in cui è prevista una manifestazione del Comitato del NO, dopo le associazioni sportive (vedi notizia) anche il Comitato a favore della nuova piscina al parco don Tonino Bello di Viserba ribadisce con forza le proprie motivazioni, ricordando che la relativa petizione ha superato le 600 firme. Spiegano Gabriele Bernardi e Marino Gelpi del Comitato del Si alla Piscina: “Una grande forma di adesione, avvenuta prima online e poi dalla tante persone che ci hanno chiamato per firmarle di persona. La piscina rappresenta una grande opportunità per la comunità sportiva, scolastica, di età matura e anche turistica che gravita e vive a Viserba e tutta Rimini nord; giovedì abbiamo anche avuto modo di vedere i progetti come diventerà il parco Don Tonino Bello ( con un camminamento riqualificato e sicuro per chi ama correre, campi da basket e calcio, e soprattutto aree per giocare per bambini e spazi inclusivi per chi ha disabilità, senza escludere la sistemazione della già presente area di sgambemento cani )”.
Per poi spiegare perché altre ipotesi emerse sarebbero impraticabili: “Le richieste di farla da 50 Metri ( perché no ? Ma la mettiamo sempre in quel parco ? ) oppure ipotesi fantasiose come il parco Marcovaldo ( che sconterebbe le difficoltà di viabilità della via Turchetta e il non essere vicina alla zona dei servizi di Viserba ) o il parco Carloni ( una domanda a qualche consigliere che si occupa di Rimini nord ogni 5 anni: ma lì per fare la piscina non si abbattono gli alberi, secondo i nostri conti ne salterebbero qualche centinaio ! ) o zone in via Presley che sono di privati e a rimini nord di palazzine ne abbiamo già avuto abbastanza. Dobbiamo incrociare la riqualificazione del lungomare, della viabilità, dei servizi scolastici con questa grande occasione di asset sportivo (assieme alla riqualificazione del circolo tennis e area verde corderia) per la zona, perché sarebbe un grande rilancio per la tutto il quartiere. Il futuro e’ un treno da prendere, non da lasciar passare via con pretesti assurdi. Lo dobbiamo soprattutto verso la generazione dei più piccoli a cui vogliamo lasciare un territorio migliore e che in qualche modo stiamo già facendo. Sia a Viserba e sia a Rimini”, concludono Bernardi e Gelpi.