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Invito, per ora, declinato

Vanni Lazzari (Pd): al tavolo quando finiremo lavoro su programma

In foto: Alberto Vanni Lazzari
Alberto Vanni Lazzari
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 4 feb 2021 17:26 ~ ultimo agg. 17:29
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Alla prima riunione del tavolo organizzato dalle anime civiche e politiche che sostengono l’attuale amministrazione (vedi notizia) non c’era il segretario comunale del Partito Democratico Alberto Vanni Lazzari. Ma nessun intento polemico. “Ho ricevuto l’invito – spiega – e ho fatto presente a Gianfreda (ndr portavoce delle civiche) che non ritenevo opportuno partecipare. Non per dissenso o per mancata volontà di costruire un percorso ma semplicemente perché ritengo che in questa fase sia fondamentale confrontarsi sui programmi per la città e noi come Pd di Rimini stiamo concludendo l’elaborazione della nostra visione di programma cittadino. L’incontro quindi sarebbe stato un po’ prematuro.” Vanni Lazzari assicura comunque che, una volta terminati i lavori che in questi due mesi hanno coinvolto 140 persone (il 40% delle quali non iscritte al partito), il Pd di Rimini si siederà attorno al tavolo “per capire i punti di intesa, perché – precisa – l’unico elemento che può unire una coalizione è la visione di città“. Nel Pd al momento sono emerse le disponibilità di Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad ed è concreta la possibilità che si debba ricorrere alle primarie per scegliere il candidato. Anche se in tanti nel centrosinistra invocano un percorso unitario per evitare spaccature. “Ho letto della volontà delle civiche – dice il segretario comunale del Pd – di non partecipare o favorire un percorso verso le primarie. Immagino però che si parli di primarie di coalizione. Se le attuali candidature infatti resteranno in campo ci dovrà essere un confronto all’interno del parti2to democratico“. Con due, o più, nomi in campo lo statuto piddino prevede infatti le primarie. “Siamo tutti d’accordo – aggiunge – sul percorso unitario, che io anche personalmente auspico, ma per fare questo ci vuole un passo indietro o un grandissimo senso di responsabilità da parte di qualcuno“.
L’obiettivo è definire comunque la candidatura entro marzo, dice Vanni Lazzari che, a differenza del segretario provinciale Sacchetti, non chiude la porta alla possibilità di primarie online. “Ovvio che l’auspicio è di poterle fare in presenza, se sarà necessario farle – dice – ma si dovrà valutare la situazione della pandemia nel mese di marzo.” Altrimenti andranno definite le modalità e si voterà online.