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Riccione, edilizia e polemiche

Gruppo Pd: non avevamo alternative, informeremo la città sui progetti

In foto: Christian Andruccioli del Pd di Riccione
Christian Andruccioli del Pd di Riccione
di Andrea Polazzi   
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ven 21 dic 2018 17:52 ~ ultimo agg. 17:53
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Non si placa la polemica a Riccione dopo il via libera in consiglio comunale alla delibera sulle linee guida per le manifestazioni di interesse. Via libera arrivato con la minoranza che ha deciso di uscire dall’aula e il sindaco Tosi che ha accusato i consiglieri di Pd, Patto Civico e M5S di non lavorare per il bene della città. (vedi notizia)

In una nota, il gruppo consigliare del Partito Democratico ribatte. “Chi ha abbandonato la sala – si legge – non era contrario a prescindere e, soprattutto, non a tutti i progetti presentati. La scelta imposta ai consiglieri comunali di approvare un “pacchetto unico” (prendere o lasciare) non lascia alternative a chi voleva valutare nel merito ogni singola proposta ed avere la possibilità di sostenere tutti quelli che hanno colto il senso nella normativa regionale e che rispondono alle esigenze dell’ economia cittadina”. Il Pd ricorda che “riguardo a questa pratica fu fatto un accesso agli in data 6 giugno con risposta, peraltro incompleta, il 28 novembre e consegna (finalmente definitiva), il 12 dicembre. Un atteggiamento che di fatto ci ha impedito di approfondire.

Nonostante le difficoltà e la mancanza di condivisione e confronto, spiega il Pd, “non verremo a meno alle nostre responsabilità nei confronti della città e gireremo in lungo e in largo per far conoscere questi progetti ai cittadini“.

La nota stampa del gruppo consigliare Pd

Centro sinistra 34,23%, Patto Civico 15,06%, Movimento 5S 13,65 %. Totale 62,94%

Questa è stata la volontà dei cittadini riccionesi che ci ha permesso di sedere in Consiglio Comunale. Da qui nasce il profondo senso di responsabilità e la consapevolezza di doverli rappresentare. Ripartiamo quindi dai valori della condivisione, dalla trasparenza, quelli veri, che ci hanno portato a lasciare, tutti noi della minoranza, il Consiglio Comunale di giovedì.

Una scelta responsabile a tutela dei cittadini, delle categorie e di tutta l’economia riccionese che non è stata coinvolta in questo importante processo di trasformazione della città.

Chi ha abbandonato la sala non era contrario a prescindere e, soprattutto, non a tutti i progetti presentati. La scelta imposta ai consiglieri comunali di approvare un “pacchetto unico” (prendere o lasciare) non lascia alternative a chi voleva valutare nel merito ogni singola proposta ed avere la possibilità di sostenere tutti quelli che hanno colto il senso nella normativa regionale e che rispondono alle esigenze dell’economia cittadina.

Questo modo di fare è l’ennesima dimostrazione di come sia veramente difficile svolgere il nostro incarico. Accesso agli atti con risposte in tempi biblici e incomplete. Riguardo a questa pratica fu fatto un accesso in data 6 giugno con risposta, peraltro incompleta, il 28 novembre e consegna (finalmente definitiva), il 12 dicembre, un atteggiamento che di fatto ci ha impedito di approfondire questa pratica con la necessaria attenzione. Non vogliamo neppure dimenticare l’atteggiamento arrogante del Presidente del consiglio comunale che ogni volta dimostra di non aver consapevolezza del proprio ruolo.

Tutto questo alla faccia della tanto sbandierata condivisione e trasparenza solo raccontata ma non praticata.