Turista 18enne palpeggiata in ascensore, condannato il portiere d'albergo


Non poteva immaginare che una semplice richiesta di aiuto al portiere di notte per aprire la porta della stanza, rimasta bloccata dalla chiave dimenticata all'interno, potesse trasformarsi in una vera e propria violenza sessuale. Una turista emiliana di 18 anni, in vacanza con il fidanzato a Rimini, denunciò nel giugno del 2023 un 70enne di origini calabresi, che svolgeva la professione di portiere notturno nell'albergo di Rivazzurra dove alloggiava.
Secondo quanto ricostruito in fase di indagine dai carabinieri di Rimini, i fidanzati, al loro rientro in hotel dopo una serata trascorsa a ballare, si erano resi conto di aver lasciato le chiavi all'interno della stanza. Così, mentre il giovane era rimasto nella hall a fumare una sigaretta, la 18enne aveva chiesto aiuto al portiere di notte e, insieme, erano saliti in ascensore al piano. Proprio negli spazi ristretti dall'ascensore, lontano da occhi indiscreti, si sarebbe consumata la violenza. Il 70enne, infatti, avrebbe ripetutamente palpeggiato e schiaffeggiato il sedere della neo maggiorenne, fino a quando la giovane non era riuscita a spintonarlo e ad uscire dall'ascensore.
Una volta aperta la porta della camera, l'anziano dipendente era ritornato nella sua postazione come se nulla fosse. Ad accorgersi, però, che qualcosa non andava era stato il fidanzato, che, salito in camera, aveva trovato la sua ragazza in lacrime. A distanza di poco più di due anni dai fatti, il racconto della giovane è stato ritenuto credibile e il portiere d'albergo, difeso dall'avvocato Stefano Caroli, condannato dal gup di Rimini, con rito abbreviato, a un anno e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale, pena sospesa.