Troppo lento: dopo la radiazione, giudice condannato


Dopo la radiazione del Consiglio superiore della Magistratura (Csm) una sanzione severissima e raramente comminata, anche la condanna, per omissione e ritardo di atti d’ufficio. Otto mesi di reclusione, con pena sospesa, per Edy Pinatto, ex giudice del tribunale di Gela (Caltanisetta). Lo ha deciso il Gup di Catania, Antonio Fallone, accogliendo le richieste del pubblico ministero Antonino Fanara.
Edy Pinatto, aveva impiegato otto anni per depositare la sentenza per il processo “Grande Oriente”, che riguardava alcuni boss del clan Madonia di Gela. Un tempo lunghissimo, conclusosi nel marzo scorso, che ha permesso a sette imputati, ai quali erano state comminate pene pesanti in primo grado, di essere scarcerati per decorrenza dei termini. Il fatto fece scalpore e il magistrato, suscitando persino l’intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Poi, il 4 luglio, la radiazione da parte della sezione disciplinare del Csm. La difesa dell’imputata ha ribadito che il troppo carico di lavoro è stato all’origine del ritardo, chiedendo l’assoluzione. Di diverso avviso prima il Csm, poi il Gup.