Taglio del nastro per la nuova endoscopia al Ceccarini. 3mila prestazioni annue


"Non ho tanto da dire, ringrazio tutti". Poche parole che però mettono il sigillo su un gesto di grande valore per la comunità. Torquato Pasolini è il riccionese che ha reso possibile la realizzazione della nuova endoscopia dell’ospedale di Riccione. In memoria del figlio Carlo, prematuramente scomparso, ha donato un milione, dei circa 1,7 milioni milioni di euro che sono serviti per trasformare il vecchio blocco operatorio del Ceccarini in un’area da 700 metri quadrati, con due sale da 47 e 33 mq per gli esami endoscopici, una dotata di radioprotezione (al momento una sola in uso), ambulatori, area d’attesa abbellita dall’arte di Liliana Quadrelli e tutti i servizi che rendono funzionale e all’avanguardia l'unità operativa che solo a Riccione accoglie ogni anno circa 3 mila pazienti. Sono 21mila in tutto l’ambito di Rimini. Servizi ambulatoriali, esami specialistici sia per pazienti esterni ma anche per emergenze che arrivano dai reparti, fondamentale, in particolare, per una specializzazione in cui il Ceccarini è diventato punto di riferimento: la chirurgia bariatrica.