Si è spento Tonino Guerra.I messaggi delle istituzioni


Il ricordo del presidente della provincia Stefano Vitali
“Credo che nessuno di noi possa in queste ore conoscere appieno o immaginare il vuoto che lascia Tonino Guerra nel profondo di questo nostro territorio. Personalmente sono sopraffatto dall’emozione e dal dolore: sicuramente Tonino si è rivelato la persona che ha lasciato il segno più marcato sugli ultimi anni della mia vita, passando da una conoscenza istituzionale (è stato sino all’ultimo il tutor ufficiale della bellezza per la Provincia di Rimini) a una connessione umana ampia e disinteressata.
E in questo momento in cui si accavallano ricordi, flash di incontri e decine di dichiarazioni, è molto difficile restare lucidi davanti a questa immane perdita. Solo la consapevolezza del senso del sublime che ci ha donato a piene mani attenua in parte la sofferenza per l’amico che in silenzio ci ha detto addio.
Tonino Guerra se ne è andato così, come una di quelle farfalle che amava tanto perché, proprio come lui, si fanno ogni giorno fragili ‘postine’ di bellezza in giro per il mondo. Un poeta e un uomo libero che amava muoversi, scoprire incessantemente, con una curiosità innata per le cose del mondo e uno stupore quasi infantile di fronte alla esemplare semplicità della natura. Un artista che- a differenza dei tanti che intendono il lavoro creativo e intellettuale come l’esclusiva specializzazione o il rivolgersi a una nicchia ristretta- ha saputo realizzarsi in un meraviglioso, inimitabile eclettismo contemporaneo, inoculando nell’esistenza quotidiana, nei freddi percorsi dell’amministrazione pubblica, nel rapporto tra cittadino e Istituzione il virus della poesia e della bellezza. Come Pier Paolo Pasolini, Tonino non ha mai avuto paura di ‘sporcarsi le mani’ con una polemica, un progetto, la proposta di un arredo urbano, la visione estrema di un orizzonte impossibile per le leggi: e le sue parole e i suoi disegni avevano e hanno la forza di ricordare come il rispetto della natura e la forza della sensibilità siano elementi molto più potenti della tecnologia per cambiare in meglio le nostre vite.
Tonino è stato un messaggero di cultura universalmente riconosciuto che però ha saputo contemporaneamente sviluppare con la propria terra un rapporto intenso, forte e sincero. Come ho avuto modo di scrivere solo qualche giorno fa, in occasione del suo novantaduesimo compleanno, la sua era una saggezza antica al servizio dei giovani. Il suo pensiero è sempre stato rivolto al futuro, al divenire, a progettare cose che ancora non esistono o a rendere più belle quelle già esistenti. Proprio per questa sua capacità di “vedere” il territorio tramite il suo occhio poetico nel 2008 la Provincia di Rimini gli propose di diventare il “tutore della bellezza del paesaggio”, ruolo che accettò con grande entusiasmo tanto da dire che è “la prima volta che un poeta viene ascoltato dai sindaci”. Nello stesso anno la Provincia di Rimini pubblicò anche “Le lucciole”, le sue lucciole, le sue illuminazioni, le sue pillole di bellezza dedicate al turismo ma anche e soprattutto alcuni messaggi illuminanti ai sindaci e ad altri personaggi istituzionali. Ha parlato della sua Valmarecchia, della bellezza della fioritura, del mare infinito bloccato dal cemento, di un mare che occorre poter rivedere. Ha ricordato non solo i grandi patrimoni storici e culturali ma anche e sopratutto le trattorie, le botteghe antiche, gli artigiani, i ruderi, quelli che lui amava chiamare i “progetti sospesi”. E proprio “i progetti sospesi” è il nome della pubblicazione che nel 2010 che la Provincia di Rimini ha voluto proporre a Tonino Guerra per festeggiare il suo novantesimo compleanno con un duplice obiettivo; far conoscere la sua grandezza poetica alle giovani generazioni e, contemporaneamente, un invito al viaggio e alla scoperta delle bellezze nascoste del nostro territorio, soprattutto per i più giovani. Un messaggio poetico e pedagogico, uno sguardo inconsueto, originale e creativo ai nostri borghi, alle nostre valli e ai nostri centri, che fu presentato e distribuito a tutti gli studenti delle scuole della nostra provincia. E credo di non essere frettoloso se dico che uno di quei progetti da lui immaginati in quel libro troverà attuazione a breve, omaggio dovuto e voluto alla persona che con una parola, una poesia, un quadro, un film, un fotogramma televisivo è entrato in tutte le nostre case, arricchendoci un po’ di più rispetto all’attimo prima.
Se è sicuramente vero che l’eredità che Tonino Guerra, come poeta e artista a tutto tondo, è necessariamente di tipo universale, lo è altrettanto che per noi che abbiamo avuto la fortuna di averlo come concittadino esiste anche un’eredità unica e specifica che è tutta nostra. A noi infatti Tonino Guerra infatti non ci lascia solo le sue opere ma qualcosa di altrettanto importante, anche se meno tangibile; ci lascia la sua visione atipica sul nostro territorio, le nostre valli, i nostri borghi, ci lascia mille idee visionarie tra mare e monti, ancora da realizzare, ci lascia la consapevolezza di vivere in uno spicchio di mondo bellissimo ma anche la responsabilità di doverlo migliorare e renderlo ancora più bello. Ci lascia suggestioni dette a bassa voce e la grande nostalgia di una chiacchierata semplice tra amici. Per questo come Provincia di Rimini, come pubbliche istituzioni territoriali, come tessuto socioeconomico, abbiamo il compito di non disperdere e anzi valorizzare questo lascito, anche eccessivo per i nostri meriti e le nostre spalle. Ci mancherai Tonino, ma la tua farfalla non cessa di volare tra noi.”
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Il messaggio del sindaco di Rimini Andrea Gnassi:
“Ciao Tonino. Sento un senso d’inadeguatezza nell’esprimere l’insieme di sensazioni che questa notizia mi lascia. Come si può esprimere con le parole il proprio dolore, il vuoto nei confronti di un uomo che con la sua poesia, nel nostro dialetto con cui sapeva arrotolare parole, suoni, visioni, ha raccontato l’immensità. L’immensità della vita, degli affetti, della terra che ha tanto amato e fatto amare per esserne stato cantore senza uguali.
Ci vorrà del tempo. Ci vorrà del tempo perché al dolore si sostituisca la comprensione piena di cosa Tonino ha dato alla nostra terra. Tutta. Lui, santarcangiolese, cittadino onorario di Rimini, che dalla sua casa sulla rupe di Pennabilli guardava fino a noi, fino al mare restituendoci – a noi così presi dagli affanni quotidiani – l’essenza vera delle cose e, forse, della vita: “… e’ mér… d’aquasò l’è sultènt una róiga lónga e bló.”
Sì, Tonino ha dato molto a tutti noi. L’avevo incontrato non più tardi di qualche settimana fa. Provato dalla malattia non ha mai smesso in quell’incontro di progettare, ideare, sognare cose da fare. Tengo gelosamente stretto il suo foglietto d’appunti. Otto punti con otto sogni, otto proposte, gli sguardi, le idee, i progetti di un poeta, un artista, un sognatore per fare bello un angolo, una casa, per usare i colori giusti, per Fellini. Squarci di genialità semplici e potentissimi, propri solo di chi sa vedere al di là della materialità delle cose come un poeta. Squarci di genialità che dovremo saper custodire, amare, valorizzare, tradurre magari semplicemente in un albero di fiori nel posto più impensabile della città.
La coincidenza ha voluto che proprio oggi fossi a Mosca, nella sua seconda Patria, la Russia, che stasera consegnerà alla città di Rimini il premio “Zvezda Travel.ru” come località turistica del Mediterraneo più votata dai turisti russi per le loro vacanze del 2011. Un premio che semplicemente dedichiamo a lui, a Tonino, che stasera sulla riva della Moscova saluteremo con un brindisi a ricordo dell’uomo e della sua essenza che ha saputo trasformare in poesia. Grazie Tonino”
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Il messaggio del presidente della Regione Vasco Errani:
“Prima di tutto è l’amico che mi manca e che voglio ricordare. Mi manca già quell’amicizia che ci legava e che mi faceva apprezzare l’uomo straordinario che era. Oltre ad essere quel geniale artista che tutti conosciamo. Ora Tonino non c’è più, e già manca a tutti noi”
Comincia così il ricordo che Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna, ha di Tonino Guerra, scomparso questa mattina.
“Oggi ci ha lasciato un poeta, un artista, la cui dimensione e comprensione forse sfuggono alle tradizionali categorie. Orgoglioso delle proprie radici e al tempo stesso capace di rivolgere un messaggio universale denso di umanesimo e di stabilire relazioni profonde in una dimensione anche internazionale.
Da uomo libero, autentico, fiero dei propri valori, ha dato con il proprio talento un contributo straordinario alla poesia, alla cinematografia, all’arte.
Ha saputo essere un faro, un punto di riferimento nel coniugare tradizione e curiosità intellettuale che guarda al futuro, appassionato e legato alla nostra terra, orgoglio per noi e per l’intero Paese.
E’ con questi sentimenti che esprimo, a nome mio personale e della Regione Emilia-Romagna, le più vive condoglianze alla famiglia.
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Il messaggio del segretario provinciale del PD Emma Petitti:
“E’ la notizia che non avremmo mai voluto avere – dichiara Emma Petitti -: Tonino Guerra ci ha lasciato, nella sua casa è entrato il silenzio. Ma forse non è un caso che il Maestro se ne sia andato nella Giornata Internazionale della Poesia. La poesia del nostro dialetto romagnolo, con cui Tonino Guerra aveva illuminato i giorni bui della prigionia nei campi di concentramento tedeschi e a cui attraverso la propria opera ha dato dignità di vera e propria lingua. La poesia delle sue sceneggiature, anima di capolavori della cinematografia italiana come Amarcord, del teatro e della televisione. La poesia delle sue opere d’arte, le sue pitture, le sue sculture, magiche presenze nelle città e nei paesi del nostro territorio, di fronte a cui proviamo stupore come fanciulli.
Tonino Guerra ha fatto della propria intera vita un’opera poetica”.
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Il messaggio di Elisa Marchioni, parlamentare del PD:
“Oggi, abbiamo perso Tonino Guerra. Abbiamo perso una grande personalità della cultura mondiale, oltre che italiana, un artista completo e complesso, scrittore, poeta, sceneggiatore, pittore… lo stupore e il dolore di questo momento si accompagnano alla gratitudine per quanto ci lascia: grazie, Tonino!
Ci hai lasciato farfalle per sognare, fontane di fantasia, parole in poesia nella nostra lingua dolcissima, storie per continuare.
Hai voluto bene a questa terra e alle persone, regalando a ciascuno un pensiero, un colore, uno spunto, da portare con sé.
Hai portato fino ai confini del mondo il tuo genio, le tue storie, le tue parole. Hai portato ovunque questa terra, con te; e hai raccontato a noi di luoghi lontani, di sogni da non dimenticare.
Ci hai saputo stupire ogni volta, stupito a tua volta di come noi non capissimo subito, non vedessimo così lontano, non sentissimo il profumo dei ‘frutti perduti’… aiutandoci a guardare oltre, a vedere ‘nelle’ cose, a guardare, spiegandoci come ovvie, dimensioni che non avremmo visto mai, se non tramite te. Come accade sempre; come diceva Dostoevskij, spiegando che quando sono in difficoltà, gli uomini dovrebbero rivolgersi sempre ai bambini: “sono loro, in modo o nell’altro, a possedere il sogno e la libertà.” Tu hai saputo essere questo, per sempre, sogno e libertà, fino in fondo.”
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Il messaggio della Provincia di Forlì-Cesena:
Il Presidente Massimo Bulbi e la Giunta Provinciale di Forlì-Cesena piangono la scomparsa di Tonino Guerra.
Lo ricordano come un grande e fecondo artista che col suo lavoro ha fatto conoscere in tutto il mondo, con il suo inconfondibile e poetico stile, i colori e i caratteri della sua amatissima terra di Romagna.
Lo piangono generoso concittadino che ha arricchito con l’originalità e la bellezza delle sue creazione artistiche, piazze, strade e monumenti del nostro territorio.
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Il messaggio della Coldiretti Emilia ROmagna
Con Tonino Guerra scompare uno dei più autentici testimoni delle tradizioni del mondo rurale. Così Coldiretti commenta la scomparsa del grande uomo di cultura emiliano romagnolo, che con la stessa Coldiretti e con il suo progetto di “Campagna Amica” e Agriturismi di eccellenza aveva collaborato per il recupero delle tradizioni contadine e la valorizzazione dei prodotti del territorio.
“Stiamo perdendo la nostra identità – aveva detto in un recente incontro con l’organizzazione dei coltivatori – E’ necessario riprendere la giusta rotta, riscoprire la meravigliosa semplicità del coltivare l’orto. Dobbiamo far comprendere ai nostri giovani che fare i contadini è una cosa stupenda, un atto d’amore verso il proprio territorio.
Con lui scompare un vero rappresentante delle tradizioni e del patrimonio culturale della nostra terra, che aveva creato Il giardino dei frutti dimenticati “per tornare a sentire il passato in bocca”.
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Anche l’Ausl di Rimini, attraverso il suo Direttore Generale, Marcello Tonini, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Tonino Guerra. Grande affetto, ricorda Tonini, era nutrito dal maestro nei confronti delle strutture sanitarie. “Pur avendo deciso di concludere i suoi giorni a casa, anche quando, nelle ultime settimane, era stato ricoverato negli ospedali di Novafeltria e di Santarcangelo”, ricorda Tonini, “oltre ad esprimere apprezzamento per le cure ha dimostrato forte vicinanza ai medici e agli operatori tutti. E, con grande generosità ha donato alcuni suoi lavori per rendere più accoglienti e belle le strutture ospedaliere.
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Il messaggio della CGIL di Rimini:
Ancora oggi nelle manifestazioni della CGIL, lavoratori e pensionati sfilano con la pettorina bianca che porta stampata la poesia che Tonino Guerra aveva dedicato alla platea congressuale di Rimini nel 2006: “Il corpo del povero cadrebbe a pezzi se non fosse legato ben stretto dal filo dei sogni”. E’ una delle preziose dediche che il poeta aveva voluto regalare alla nostra Organizzazione che più da vicino aveva imparato ad apprezzarlo in tante occasioni e in particolare durante i Congressi nazionali e territoriali dell’ultimo decennio. “So che cos’è la povertà – aveva detto in un messaggio diretto al 18° Congresso della CGIL tenuto a Rimini – Come si può vincere? Io vorrei smetterla di urlare. Fate un grande comizio e state in silenzio. Il silenzio è terribile, è un grido grande.”
Non sappiamo se potrebbe bastare il silenzio a sostenere la giusta causa di tanti lavoratori e tanti giovani a cui questa crisi e questi governanti stanno rubando il futuro, certo ciò che ci mancherà è la voce di un grande poeta e di un grande intellettuale quale era Tonino Guerra.
Graziano Urbinati
Segretario Generale CGIL Rimini
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(nella foto il Manifesto della Bellezza firmato da Tonino Guerra)