Indietro
menu
scappa e si rifugia in caserma

Schiaffi e morsi alla compagna: “Ti spacco la testa con un martello”

di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Mer 15 Giu 2022 20:10 ~ ultimo agg. 6 Giu 07:27
Tempo di lettura 2 min

Nemmeno la nascita della loro bambina ha evitato che quella relazione “malata”, pesantemente condizionata dalle droghe e dall’alcol che lui abitualmente consumava, migliorasse. Così, dopo l’ennesima aggressione avvenuta a fine novembre scorso, la donna (della quale omettiamo volutamente ogni riferimento che possa renderla riconoscibile), approfittando di un momento di distrazione del compagno, un 32nne di origini siciliane, è scappata di casa e si è rifugiata nella caserma dei carabinieri, dove ha deciso di denunciare il padre di sua figlia.

Quella sera, era il 27 novembre del 2021, l’uomo, rientrato a casa ubriaco dopo una serata trascorsa a bere con gli amici, si era sentito male e aveva rimesso nel letto. E’ stato allora che la donna, stufa di vedere tradite le continue promesse del compagno di cambiare vita, ha osato rimproverarlo. “Basta, non ce la faccio più”, gli avrebbe detto quasi in lacrime, scatenando così la sua ferocia.

Il 32enne l’afferrò per i capelli e la scaraventò giù dal letto, poi la colpì con calci e pugni, le morse le mani, i polsi e perfino il naso e infine le prese la testa sbattendola più volte contro il pavimento. “E adesso portami subito un bicchiere d’acqua, altrimenti ti spacco il cranio”, ordinò alla compagna ancora sotto choc per le percosse subite.

Quello, però, fu il pretesto per scappare e cercare un rifugio sicuro. Furono i carabinieri di una Stazione del Riminese a intercettarla a pochi passi dalla caserma mentre vagava in stato confusionale, con i lividi e i segni dei morsi ancora ben visibili su mani e volto. Le successive indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Rimini e coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno permesso di ricostruire la serie di maltrattamenti e percosse subiti dalla donna dal febbraio 2020 fino al momento della denuncia. “Ti spacco la testa con un martello”, arrivò a minacciarla l’uomo al culmine di una lite.

Questa mattina, a Bagheria, nel Palermitano, è stata eseguita una misura cautelare personale coercitiva, emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, su proposta del pm Ercolani, nei confronti dell’indagato, che non potrà così avvicinarsi né alla ex convivente né alla figlia, dovendo mantenere almeno 500 metri di distanza da loro.

Altre notizie