Sardegna, il Pd mette il presidente Soru in minoranza: si dimette


L’ombra delle elezioni anticipate alla Regione Sardegna: ieri sera si è dimesso con una lettera al presidente dell’Assemblea Regionale Renato Soru, dopo che un suo emendamento alla legge sull’urbanistica regionale, voluta dallo stesso presidente, è stato bocciato. In pratica, mezzo Partito democratico gli ha voltato la faccia e Soru, ha detto, ha preferito “segnare un distacco dalla mia maggioranza” in nome di una chiarezza sul programma. Ma anche sul governo della Regione.
“Era importante riflettere in maniera serena e pacata sul modo migliore di proseguire i lavori oggi e in questa legislatura: è evidente che si è mostrato un dissenso forte, in parte sul merito, sul governo del territorio, ma ancora di più mi sembra che ci sia stata una mancanza della fiducia necessaria tra un presidente della Regione e la sua maggioranza”.
Le dimissioni dovranno essere confermate entro un mese. Un tempo congruro per sapere se i sardi dovranno andare alle urne prima del prossimo giugno, il termine naturale della legislatura, oppure se la frattura si comporrà. Sulla quale sta lavorando il segretario del Pd, Walter Veltroni, il quale oggi ha telefonato al presidente della Regione Sardegna: “l’esperienza di governo della Sardegna, che in questi anni ha prodotto risultati importanti”, non si deve interrompere.