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Il sesto in provincia

Anche Morciano ha il suo CAU: aperto nella Casa della Comunità

In foto: taglio del nastro per il CAU di Morciano
taglio del nastro per il CAU di Morciano
di Redazione   
Tempo di lettura 9 min
Mar 1 Lug 2025 15:45 ~ ultimo agg. 15:55
Tempo di lettura 9 min

E’ entrato in funzione a Morciano di Romagna il CAU, Centro di Assistenza e Urgenza, situato all’interno della Casa della Comunità Valconca (via Arno 40). E' il 18esimo attivato in Romagna, il sesto in provincia di Rimini. La struttura, ad accesso diretto, è aperta 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20. 

Ai CAU i cittadini possono rivolgersi per problemi di salute urgenti, episodici a bassa complessità assistenziale. Chi accede viene accolto dall’infermiere che procede attraverso colloquio strutturato alla valutazione del bisogno sanitario espresso, a cui segue la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici. Il medico del CAU se necessario, prescriverà prestazioni specialistiche a completamento diagnostico. L’esito del percorso clinico-assistenziale effettuato al CAU è disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino. Una volta eseguite le prestazioni di approfondimento prescritte, il relativo referto potrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta.

La visita e gli accertamenti diagnostici eseguiti presso i CAU nel corso della visita sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita prevede una partecipazione alla spesa pari a 20 euro da versare tramite Casse On-line, PagoPA e PagOnline. Le eventuali ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino per quanto riguarda il relativo ticket.

. Gli accessi ai CAU del Riminese

Dal 18 dicembre 2023 al 15 giugno scorso gli accessi ai CAU attivi nell’ambito di Rimini sono stati complessivamente 104.953, così distribuiti:

- Cattolica (insieme a Cervia il primo a cominciare ufficialmente l’attività il 18 dicembre 2023) 30.048

- Santarcangelo (dal 15 gennaio 2024) 32.132

- Novafeltria (dal 29 gennaio 2024) 5.246

- Rimini (dal 29 aprile 2024) 25.534

- Bellaria Igea Marina (dal 20 maggio 2024): 11.993.

Per quel che riguarda il 2025, fino al 15 giugno, sono complessivamente 37.355 gli accessi, così distribuiti:

- Cattolica 9.709

- Santarcangelo 10.994

- Novafeltria 1.978

- Rimini 10.372

- Bellaria Igea Marina 4.302

Quando rivolgersi al CAU?

Mal di testa/cefalea/emicrania (con dolore lieve-moderato)

Ustioni minori/Solari

Disturbi della vista

Contrattura muscolare

Dolore all’occhio

Dolore alle articolazioni

Irritazione da lenti a contatto

Diarrea (senza sangue)

Occhio rosso con secrezioni/Congiuntivite

Disturbi anali

Trauma occhio senza disturbi della vista

Dolore addominale (con dolore lieve-moderato)

Corpo estraneo orecchio

Dolore fianco (tipo coliche renali)

Dolore orecchio

Nausea e/o vomito ripetuto

Riduzione dell’udito/Tappo di cerume

Mal di schiena/Lombalgia

Sangue al naso

Bruciore/Difficoltà a urinare

Mal di denti

Ostruzione o sostituzione di catetere vescicale

Problemi post-estrazione dentaria

Agitazione in stato ansioso già conosciuto

Torcicollo

Febbre

Tosse/Raffreddore/Mal di gola

Medicazioni e rimozioni punti

Traumi lievi (Piede, Caviglia, Ginocchia, Gomito, Polso, Mano)

Piccole ferite

Prurito, arrossamento/tumefazione della cute

Variazione glicemia

Punture di insetto, morso di animale

Variazione pressione arteriosa

 

. Le dichiarazioni

Giorgio Ciotti, sindaco Morciano

“E’ una giornata importante per Morciano di Romagna e per tutta la Valconca. L’inaugurazione del CAU – Centro di Assistenza Urgenza – rappresenta un traguardo rilevante nel percorso di rafforzamento dei servizi sanitari sul territorio, un investimento concreto nella salute delle persone e nella qualità della vita delle nostre comunità. Questo nuovo presidio sarà un punto di riferimento fondamentale per circa 30.000 cittadini, ovvero per tutti i Comuni dell’Unione della Valconca, che potranno contare su un servizio sanitario di prossimità, accessibile, efficiente, attivo anche nelle ore serali e nei giorni festivi. La realizzazione del CAU è frutto di una collaborazione stretta e concreta tra il Comune di Morciano di Romagna e l’Azienda USL Romagna. Il Comune ha concesso a titolo gratuito i locali che ospitano parte del centro, dimostrando con i fatti la volontà di contribuire attivamente al benessere collettivo. L’Azienda Sanitaria ha poi provveduto all’adeguamento e alla completa organizzazione degli spazi, dotandoli delle attrezzature e delle professionalità necessarie per garantire un servizio di qualità. Si tratta di un esempio virtuoso di cooperazione istituzionale, in cui ognuno ha fatto la propria parte con responsabilità e visione, mettendo al centro i bisogni concreti dei cittadini. Come Sindaco e come Presidente dell’Unione della Valconca, esprimo un profondo ringraziamento all’Azienda USL, al personale medico e sanitario, ai tecnici e agli uffici che hanno lavorato per giungere a questo risultato. Un ringraziamento che va esteso anche a tutti i colleghi sindaci della Valconca, che condividono con me l’impegno per una sanità territoriale più forte, più vicina, più umana. Il CAU sarà chiamato a gestire le urgenze a bassa complessità, alleggerendo i Pronto Soccorso ospedalieri e offrendo risposte tempestive e adeguate, senza costringere i cittadini a lunghi spostamenti. È un tassello importante nella costruzione di una rete territoriale sanitaria più capillare e resiliente. Oggi non celebriamo solo l’apertura di una struttura, ma affermiamo un principio: la salute è un diritto universale, e va garantita con servizi reali, concreti, accessibili a tutti. Che questo centro diventi un punto saldo della nostra rete territoriale, un presidio non solo di cura, ma anche di fiducia e prossimità. Grazie per la vostra presenza, e buon lavoro a chi, ogni giorno, si prenderà cura della salute della nostra comunità.

Daniela Angelini, Presidente Comitato di Distretto Riccione

“Credo profondamente che investire nella sanità significhi investire nella sicurezza delle persone e nel benessere delle comunità. In questo senso, il CAU è uno strumento prezioso: garantisce cure vicine, accessibili, con professionalità dedicate e tecnologie adeguate. Tuttavia, non basta inaugurare una struttura. Tutti noi, dalle istituzioni agli operatori sanitari, siamo chiamati a lavorare insieme perché la risposta del CAU sia sempre certa, efficace e affidabile. Dobbiamo impegnarci affinché ogni cittadino si senta rassicurato nel sapere che, in caso di bisogno, troverà qui un luogo capace di ascoltare, accogliere e risolvere il proprio problema di salute. Il mio auspicio è che questo nuovo servizio diventi per Morciano e per tutto il Distretto un punto di riferimento reale, parte integrante di un sistema sanitario che sappia evolvere, rispondere ai cambiamenti e soprattutto mettere al centro la persona. È una responsabilità che ci coinvolge tutti, perché la sanità pubblica è il bene più prezioso che abbiamo”.

Tiziano Carradori, Direttore Generale Ausl Romagna

“Ringrazio tutti coloro che hanno consentito questo ulteriore passo da parte dell’Azienda di potenziamento dei servizi sul territorio nel distretto sud di Rimini. Al di là delle discussioni e polemiche in ambito regionale, vedo questi servizi come un’evoluzione e anche una transizione, perché le cose non sono ancora ferme sotto il profilo del disegno organizzativo: abbiamo cioè ancora in itinere l’applicazione del nuovo accordo collettivo nazionale dei Medici di Medicina Generale e abbiamo attivato tali ambulatori nelle more di qualcosa che si deve ancora compiere, ovvero una sempre maggiore integrazione con i colleghi Medici di Medicina Generale e realizzare così le condizioni per l’accesso diretto dei cittadini in situazioni di necessità. Come Ausl della Romagna abbiamo preventivato 21 Centri di Assistenza e Urgenza e siamo giunti a quota 18, tanto che i CAU hanno già totalizzato circa 300mila accessi, con qualche effetto di riduzione di accessi a bassa complessità nei Pronto Soccorsi. In ottica di servizio sanitario allargato il territorio della Valconca, con una popolazione di 30mila abitanti, ha a disposizione una casa di cura accreditata ed entro fine anno di una Casa della Comunità punto di riferimento, e quindi lo sviluppo con i Medici di Medicina Generale darà una compiutezza con tutti gli ambulatori. Qui già avete la possibilità dei prelievi ematici con esito in appena 15 minuti e l’elettrocardiogramma e nel proseguo dobbiamo installare sul territorio una serie di apparecchiature tecnologiche per il monitoraggio e la presa in carico delle patologie croniche. Questo non cancella le mie enormi preoccupazioni per il servizio sanitario nazionale e quindi regionale: non è questione dell’ultimo governo, almeno da 15 anni parliamo di articolo 32 della Costituzione ma facciamo poco per metterlo in pratica. Non troviamo il personale per i Pronto Soccorsi, dove ne manca il 30%, e questa situazione di difficoltà mi preoccupa per lo sviluppo del Paese: la salute della popolazione è qualcosa che dà prosperità e ha un valore economico. Un altro aspetto assai positivo comunque è la stretta integrazione e l’intesa con le amministrazioni locali nel portare avanti questo percorso per la salute dei cittadini. E questa realizzazione dimostra come tutti i colleghi, con camice bianco o meno, si impegnano fattivamente per raggiungere risultati che continueremo a perseguire e a difendere”.

Ardigò Martino, Direttore Distretto di Riccione

“Seguiamo i piani pensati dalla comunità attraverso la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e il Distretto, diamo gambe alla programmazione scelta dai cittadini con un notevole apporto di innovazione, sia sul panorama nazionale che regionale. In questo ambito per vari motivi infatti sono in atto delle sperimentazioni, qui in Valconca l’idea è quella di avere una Casa della Comunità vera, di cui stiamo ultimando la ristrutturazione, che sia integrata appieno con la comunità locale come ci chiede il Decreto 77. Abbiamo già iniziato un percorso di laboratori di community lab, con quattro incontri con gli attori comunitari, e un tavolo di co-progettazione con i cittadini, che si allargheranno man mano che la cittadinanza vorrà partecipare. Lo stesso abbiamo iniziato a fare con gli operatori che lavorano alla Casa della Comunità, non a caso a questa inaugurazione abbiamo invitato tutti i colleghi e le figure professionali che gravitano attorno alla struttura proprio per significare che questo CAU si connota per essere un pezzo di una squadra e di una rete con cui lavorerà in stretta collaborazione. E anche questa è una grande innovazione: non abbiamo altri CAU con una retroguardia di servizi come questa Casa della Comunità. Starà a noi farne un centro di eccellenza in modo da attrarre i professionisti che vorranno venire a lavorare in questo territorio dove si fanno cose che da altre parti non vengono realizzate. E credo che nel giro di qualche anno riusciremo a far vedere i risultati”. .

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