Risparmio: l’arbitrato per i bond argentini conviene ai risparmiatori?


I risparmiatori riminesi ancora in possesso di obbligazioni dello Stato argentino, possono scegliere di farsi rappresentaredalla ‘Task Force Argentina’, l’associazione che rappresenta i creditori dei titoli argentini in Italia. In questi giorni, le banche, stanno inviando per lettera le indicazioni sui documenti da presentare per affidare la delega all’associazione che intraprenderà un’azione legale contro lo stato Sudamericano. Il giudizio finale spetterà alla Banca Mondiale. La soluzione potrebbe arrivare della negoziazione tra i vertici della task force e i rappresentanti delle banche italiane. Questa strada, però, a parere delle associazioni di consumatori, è piena di tranelli e potrebbe tradursi in un danno ulteriore per i risparmiatori già colpiti, e un modo invece per le banche, di evitare ricorsi nei propri confronti. Una clausola prevede infatti che chi accede all’arbitrato, rinuncia ad un’azione parallela contro la banca.
L’arbitrato comporta tempi burocratici molto lunghi. Nel frattempo, quindi, si rischia che il reato commesso dalle banche cada in prescrizione. Il risparmiatore subirebbe quindi una lunga attesa, un ‘no’ dall’arbitrato e non si potrebbe più rivalere sulla banca. Per ironia della sorte, gli resterebbero da pagare le spese legali dell’operazione alla banca stessa. Per questo anche la Federconsumatori di Rimini, come tutte le altre associazioni di consumatori italiane, contesta il ricorso all’arbitrato , che potrebbe avere l’effetto di far uscire le banche indenni dalla tempesta Argentina, senza pagare nessun prezzo né economico né in termini di reputazione per il proprio ruolo di intermediazione svolto incautamente.
Federconsumatori invita i consumatori ad agire con cautela.