Rimini: Europa dell’est, una presenza in crescita


Stiamo parlando dei pulmini trasformati in piccoli supermarket di prodotti spediti fra l’Italia e i territori dell’ex Unione Sovietica e fermati ieri in un’azione di vigili urbani e carabinieri di Rimini in cui sono stati sequestrati 7 mezzi, prodotti alimentari illegali e merce contraffatta.
Un fatto di cronaca che fa riflettere, ma che non deve far dimenticare che il servizio dei pulmini, utilizzato soprattutto da ucraini, moldavi e rumeni, è molto importante per chi è lontano dal proprio paese.
Don Renzo Gradara, Direttore Caritas Rimini.
Il servizio è utilizzato soprattutto da ucraini e moldavi. Secondo i dati dell’osservatorio provinciale per l’immigrazione nel 2003 su un totale di oltre 20 mila stranieri presenti a Rimini il 4,6% è rappresentato da ucraini mentre l’1% da moldavi. Sempre nel 2003 al centro d’ascolto Caritas si sono rivolti 451 ucraini e 106 moldavi. Dal primo gennaio di quest’anno gli ucraini e moldavi che si rivolgono alla mensa della Caritas sono circa 30 al giorno. Si tratta soprattutto di donne impiegate come badanti che nella stagione estiva si spostano negli hotel lasciando il posto da assistente a concittadine che già si trovano sul posto o fatte venire dalla madrepatria.
Ascoltiamo ancora Don Renzo Gradara.
In attesa di un’eventuale svolta legislativa la Caritas diocesana continua con la sua attività di assistenza che prevede anche momenti d’incontro con la cittadinanza. A questo proposito domenica 7 marzo alle 15 alla parrocchia di S.Giovanni Battista in via XX settembre si terrà l’iniziativa “Scevcenko e la festa della donna” organizzata in collaborazione con l’associazione “Speranza Ucraina” anche per ricordare quello che è considerato il poeta nazionale più famoso: appunto Taras Scevcenko.