Prefettura di Rimini
Progetti e Pnrr: arriva la cabina di regia. Questione Metromare
In foto: PNRR

di Redazione

Gio 7 Nov 2024 08:57 ~ ultimo agg. 10:47
Ieri mattina (mercoledì 6) si è svolta la prima cabina di regia coordinata dalla Prefettura di Rimini per fare il punto sullo stato di attuazione del Pnrr nei Comuni di Rimini e Riccione. Al tavolo, oltre al Prefetto e agli amministratori e tecnici dei due Comuni, anche i rappresentanti dei vari ministeri coinvolti e della Ragioneria dello Stato, per “un importante confronto – sottolinea l’assessora Roberta Frisoni – utile a tracciare il percorso condotto finora e soprattutto a delineare prospettive e criticità nell’attuale fase di messa a terra dei progetti. Ai delegati dei ministeri e della Ragioneria come Comune di Rimini abbiamo dato conto dell’importante mole di progettazioni a cui abbiamo dato e stiamo dando sostanza attraverso i quasi 115 milioni che abbiamo intercettato attraverso i bandi sostenuti dal programma europeo. Stiamo parlando di tre nuovi asili nido, impiantistica sportiva, rigenerazione urbana: progetti di rilevanza prioritaria per il futuro della città per i quali siamo pienamente in linea con le rigide milestone fissate dal Piano, tanto da ricevere l’apprezzamento dagli stessi rappresentanti ministeriali.
Un percorso finora frutto di un lavoro complesso e continuativo senza quasi inciampi, che però oggi si scontra con alcuni importanti limiti che emergono nella fase di attuazione, nel passaggio dall’’aggiudicazione dei lavori al cantiere, con cui gli enti locali italiani stanno facendo i conti e che trovano in quanto si sta verificando per il secondo stralcio del ‘Metromare’ un esempio tra i tanti. Come ci hanno confermato dalla Ragioneria dello Stato nel confronto odierno, sono non poche le Amministrazioni che oggi, pur avendo seguito metodo e tempistiche prescritte dall’Europa, si trovano a fare i conti con rallentamenti o ritardi dettati da fattori esogeni su cui anche l’ente più efficiente o virtuoso è impossibilitato ad intervenire e che inevitabilmente hanno effetti sulle tempistiche di realizzazione. Da situazioni più complesse a quelle più banali ma altrettanto impattanti, come può essere il ritrovamento di amianto in un cantiere in partenza, con le conseguenze che questo ha in termini di tempo e costi.
L’iter del secondo tratto del Metromare, che oggi ho avuto modo di dettagliare ai rappresentanti statali, è in questo senso emblematico dei diversi agenti esterni che possono interferire su un’opera per giunta di così grande complessità: come spiegato ieri dall’amministratore di Pmr Giannini, l’inadempienza del privato – che ha proposto nel progetto esecutivo un aggravio del 50% rispetto all’importo offerto in gara dall’appaltatore non gestibile dalla Committenza– ha di fatto costretto ad andare alla risoluzione del contratto nel rispetto delle norme sugli appalti pubblici e di procedere poi con lo scorrimento della graduatoria. Si stanno dunque seguendo fedelmente leggi e normative, andiamo avanti con convinzione, ma il tempo scorre.
La cabina di regia odierna è stata quindi l’occasione per chiedere allo Stato attraverso i suoi rappresentanti, che si faccia portavoce in Europa affinché si valutino soluzioni o correttivi che tengano in considerazione di questa casistica tutt’altro che ristretta, e che consentano quindi ai territori di portare a termine senza affanni quanto avviato”.
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