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Prescrizione Tucker. Bascucci: giustizia da riformare, si salva chi truffa

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 7 Gen 2014 12:53
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Sul caso Tucker il verdetto, dopo un’attesa lunga 11 anni, era arrivato in ottobre. E aveva spazzato via le condanne inflitte dalla Corte d’Appello a Mirko Eusebi, 6 anni, e a Ivana Ferrara, 5 anni e 7 mesi.
Non perché il reato non sussista ma per la prescrizione anche di quello più grave: associazione per delinquere. Un reato che, con la normativa precedente, si sarebbe invece estinto nel 2017.
Ma al danno, come si suol dire, si aggiunge la beffa: le motivazioni della Cassazione, depositate nelle scorse settimane, riconoscono infatti l’inefficacia del famigerato “tubo” che prometteva risparmi energetici e la consapevolezza degli imputati di commercializzare un prodotto non conforme.
Motivazioni che, cercando un lato positivo, potranno forse aiutare le vittime (800 solo nel riminese) che cercheranno risarcimenti nell’eventuale causa civile: una strada lunga, aveva già spiegato la Federconsumatori di Rimini (vedi notizia), da intraprendere singolarmente e con spese legali che potrebbero essere elevate.
E se per le vittime resta tribolata la strada verso un piccolo risarcimento, chi ha messo in vendita un dispositivo, secondo la Cassazione, “pressoché inutile” potrà chiedere al Fisco un rimborso di 3,5 milioni di euro.
Crediti Iva che potranno finire nelle tasche dei vertici della ex Tucker perchè la società a suo tempo aderì al “condono tombale”.

“Una vicenda che per la Federconsumatori di Rimini – ricorda il presidente dell’associazione Andrea Bascucci alla trasmissione Tempo Reale – ha significato un grande dispendio di energie per poter seguire al meglio per dieci anni ben 500 persone. E ora ci dispiace non poter raccogliere i frutti di questo lavoro e soddisfare chi si è rivolto a noi.”
Per Bascucci l’epilogo del caso Tucker è emblema di una giustizia con molte falle.
“Le motivazioni della Cassazione – dice – ce le attendevamo e nel merito confermano che tutti i ricorsi erano ampiamente fondati e che i reati sono stati commessi. E’ intervenuto il salvataggio della prescrizione che, secondo me, è il frutto di una dissennata gestione della giustizia non da parte della magistratura ma da parte della politica. Si parla sempre di riforme e poi invece il risultato è che si salva chi truffa centinaia di persone. Ma non solo, poi beneficia anche dei condoni.”

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