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Poliziotti in rivolta: il Siulp rompe le trattative e diserta la festa

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Sab 15 Mar 2003 09:12 ~ ultimo agg. 31 Mag 16:51
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festa che a Rimini sarà celebrata il 12 aprile.
Oltre a firmare una dura lettera di protesta, il segretario generale
provinciale Achille Zechini ieri ha
incontrato il segretario provinciale del Ds Riziero Santi e
Marco Lombardi, consigliere regionale di Forza Italia, esponendo ”i gravi problemi che affliggono la questura di Rimini,
non solo alle prese con la cronica mancanza di personale (una
cinquantina le unità che servirebbero per poter lavorare a
regime)”, ma – secondo il Siulp – con ”un marasma gestionale
sintomo di un incredibile pressappochismo, causa di malessere
nel personale che non trova riscontri in altri uffici di
Polizia”.
Nella lettera di dimissioni, consegnata anche al prefetto
Umberto Calandrella, Zechini spiega che la decisione é maturata
dopo non aver ricevuto risposte all’ incontro avuto con il
Questore il 17 febbraio, che si era concluso con l’impegno di
dare ”tempestiva risposta alle questioni proposte”.
Cosa –
sostiene il Siulp – non avvenuta. Anzi, ”la situazione
gestionale della Questura si é andata vieppiù deteriorando
proprio nell’ultimo periodo”, così come i rapporti con le
organizzazioni sindacali, ”alle quali evidentemente non ritiene
di riconoscere il ruolo di rappresentanza”.
La drastica decisione è maturata
dopo una riunione alla segreteria allargata del Siulp, convocata
nei giorni scorsi in seduta straordinaria. Tra le cause di rottura più evidenti, secondo il Siulp, quella riguardante la già ”martoriata”
Squadra mobile, ”all’osso come uomini causa continui
trasferimenti, costretta a tenere delicatissime indagini chiuse
nel cassetto perché priva di personale, che ha visto decurtato
drasticamente il monte ore straordinari, mentre adesso le viene
chiesto di partecipare per adempiere ad ulteriori nuovi
incarichi da Lei assegnati come l’ordinaria esecuzione di
sfratti, anziché mettere mano alle deleghe ricevute dall’autorità giudiziaria”.

Il Siulp si dice così ”costretto ad
interrompere ogni relazione sindacale”, ritirando i ”propri
membri designati nelle commissioni provinciali previste dall’accordo nazionale quadro e nelle commissioni provinciali di
disciplina”. Il Siulp non parteciperà perciò alla Festa
della polizia, ”ma ricorrerà a manifestazioni alternative per
denunciare pubblicamente il grande malessere dei poliziotti
riminesi”.

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