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Piattaforma per l’Adriatico. Oggi un confronto con l’ass. Tampieri

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 3 Mar 2003 13:27 ~ ultimo agg. 31 Mag 16:37
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Il presidente Fabbri ha spiegato in apertura le ragioni del documento e quali siano le iniziative da intraprendere in tempi brevi per la salvaguardia del mare: intanto – ha detto – rivitalizzare e far crescere un movimento unitario che abbia come compito l’assunzione di responsabilità per la salute del mare; coinvolgere i parlamentari europei e nazionali e i consiglieri regionali; incontrare il governo chiedendo al ministro dell’ambiente di partecipare ad un incontro a Rimini o a Bologna; istituire un summit tra le regioni padane prima dell’estate; istituire una segreteria locale che monitori continuamente le azioni e gli interventi.

Molto positivo il riscontro da parte dei soggetti economici e sindacali sui contenuti della piattaforma, largamente condivisa. Molti i suggerimenti arrivati dal mondo dell’impresa e del lavoro. Ad esempio, sottolineata da Bucci, Pari e Rapone, la necessità che anche i comuni facciano la loro parte in tema di depurazione o che si investa in ambiente anche da parte delle aziende. Da tutti è arrivato l’invito a costringere, anche con strumenti legislativi, le regioni che ancora ritardano a dotarsi di depuratori.

Da Ciarloni e Rossini un invito a considerare un problema da non tenere disgiunto anche l’inquinamento dell’aria. Critiche al ripascimento delle spiagge sono arrivate da Fucci, Lega Pesca, che ha denunciato l’inagibilità dei porti da parte dei battelli dei pescatori. Un invito alla Regione, infine, da Gessi della Cna, di essere partner di tutte le azioni che verranno intraprese.

L’assessore regionale Guido Tampieri ha preso atto con soddisfazione del gradimento del documento e ha insistito sul tema dell’ambiente che “non è più un valore aggiunto per un territorio”, ma che “sta diventando la condizione per lo sviluppo”. “Lavoriamo – ha detto – per la costa del benessere e perciò aria e acqua devono andare insieme. Nel 2008 dovremo assicurare una qualità sufficiente dell’acqua e nel 2016 una qualità buona. Lo stesso dovremo fare per l’aria, ma il 2005 sta arrivando e siamo ancora lontanissimi dai parametri necessari”.
Tampieri ha ricordato che l’approccio integrato sul sistema costiero non è stato tentato da nessuno e che non esiste un soggetto che può essere risolutivo. “Per questo – ha aggiunto – dovremo tutti impegnarci in modo costante in un grande esercizio di governance”.

Passando al ripascimento, Tampieri ha spiegato che dovrebbe essere un intervento ordinario, avendo a disposizione i fondi, tanti, che sarebbero necessari. Sul coinvolgimento delle altre regioni padane, Tampieri ha annunciato che Liguria e Piemonte hanno adottato, finalmente, il piano stralcio da anni operante in Emilia Romagna. Mancano ancora Lombardia e Veneto, “convitati di pietra”. Ha poi precisato che la Regione Emilia Romagna è di fatto partner e che a fine anno saranno pronte le linee di indirizzo del Gizc (gestione integrata zone costiere), mentre a giugno ci sarà un ulteriore confronto con le località che hanno dato vita alla piattaforma.

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