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Sadegholvaad: brutto segnale

Ok della Toscana alle pale eoliche. Il sindaco Tonielli: si va in Tribunale

In foto: repertorio
repertorio
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 3 min
Mer 28 Mag 2025 10:51 ~ ultimo agg. 29 Mag 07:28
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"Non potremo rimanere fermi di fronte a provvedimenti che vanno a discapito del nostro territorio". Sono le parole con cui il sindaco di Casteldelci, Fabiano Tonielli, commenta a Tempo Reale (Radio Icaro e Icaro TV) il via libera della Regione Toscana all'impianto Badia del Vento: 7 pale eoliche altre 180 metri che sorgono nel comune di Badia Tedalda in Toscana ma distano poche centinaia di metri dal centro abitato di Casteldelci. Ancora devono essere resi noti i dispositivi del provvedimento preso dalla Conferenza dei Servizi che, appena un paio di settimane fa, si era chiusa in modo molto turbolento per via dei pareri negativi arrivati non solo da Emilia Romagna e Marche ma anche dalle soprintendenze (oltre a quelli di ambientalisti e comitati, a parte Legambiente). Nei mesi scorsi anche il presidente de Pascale aveva scritto al collega Giani per chiedere un passo indietro. Che però non c'è stato. E ora l'unica via per bloccare il progetto sembra quella che passa dalle aule di tribunale: il sindaco Tonielli già da tempo si è affidato ad un pool di legali e si farà fronte comune con la Regione Emilia Romagna che dovrebbe ricorrere al Tar. Vari gli aspetti del progetto che preoccupano: dall'impatto sul paesaggio a quello sulla fauna (ad esempio le aquile reali), passando per il rumore generato, fino alle possibili conseguenze dal punto di vista idrogeologico su un territorio già molto fragile. Sulla medesima area, tra l'altro, insistono numerosi altri progetti che se approvati, porterebbero alla realizzazione di una settantina di pale eoliche.

 

Il via libera della Toscana al progetto di impianto eolico a 'Badia del Vento', a un millimetro (per restare larghi...) dal confine con la provincia di Rimini - commenta il presidente della provincia e sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad -, non è solo un brutto segnale in sé ma un pessimo viatico al metodo con cui i territori, il Paese, dovrebbero accostarsi al tema delle energie rinnovabili. In barba ai pareri contrari della Regione Emilia-Romagna, di tre Soprintendenze, dei Comuni, della Provincia di Rimini, della stragrande maggioranza di associazioni ambientaliste e culturali, la Toscana ha voluto tirare dritto, dimostrando ancora una volta come su un tema così serio e delicato le scorciatoie, le furbizie, l'incapacità di affrontare sinergicamente le questioni siano ancora e purtroppo le strade più frequentate. Affrontare con responsabilità il tema dell'energia, strategico per il futuro dell'Italia, per le sue famiglie, per la competitività delle sue imprese (come ha avuto modo di rimarcare anche ieri il presidente di Confindustria), dovrebbe significare lavorare insieme, superando i confini e gli interessi di piccolo cabotaggio pseudo sovranista, in modo da allestire piani strategici a obiettivo progressivo di ampia portata territoriale. Sottolineo dovrebbe perché alla fine, come dimostra proprio il caso di 'Badia del Vento' si preferisce procedere con soluzioni estemporanee, facendo pagare ai vicini gli effetti quotidiani. Non considerando peraltro che alla fine la stessa Toscana, così solerte a tutelare il paesaggio da impianti simili in altre aree della sua Regione, verrà danneggiata da questo espediente di bassa lega. Per tutto questo, la Provincia di Rimini si raccorderà con la Regione Emilia Romagna e il Comune di Casteldelci per tutte le iniziative e le azioni necessarie atte a ripristinare ragioni e una sostanza sacrosante e un metodo finalmente adulto.

 

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