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Violenza non va giustificata

Minuto di silenzio per Charlie Kirk. Le parole della presidente del consiglio

In foto: Giulia Corazzi
Giulia Corazzi
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Ven 26 Set 2025 13:36 ~ ultimo agg. 13:44
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Su richiesta del Gruppo di Fratelli d'Italia, il consiglio comunale di Rimini ha osservato nella seduta di giovedì un minuto di silenzio per Charlie Kirk, il politico americano assassinato il 10 settembre (vedi notizia). La presidente del Consiglio, Giulia Corazzi, ha però voluto motivare in aula le ragioni che l'hanno portata ad accettare la richiesta.

"Voglio intanto tranquillizzare tutti i consiglieri comunali: in quest’aula non verrà mai a mancare il cordoglio per chi, in ogni parte del mondo, ha perso la vita in modo violento, strappata in ragione delle idee, del colore della pelle, della religione, delle condizioni economiche. 
 
Oggi ognuno di noi in questa aula rappresenta il nostro Comune, insignito della Medaglia d’Oro al valor civile per il suo eroico contributo alla lotta di liberazione contro il nazifascismo e per tutti i sacrifici fatti durante la Seconda guerra mondiale per questo,  qui in questa aula, è implicito ma ci tengo a ri-sottolinearlo il ripudio di qualsiasi forma di violenza, di sopraffazione, di prevaricazione. Di qualsiasi.
 
Questo principio non è aggirabile né negoziabile né interpretabile per la convenienza di nessuno.
 
E proprio per questo avrei preferito che questa richiesta fosse stata condivisa prima con tutto il Consiglio Comunale che con la stampa o altri per togliere ogni ombra di strumentalizzazione o dubbio possibile sul fatto di concedere un minuto di silenzio di fronte alla privazione violenta di una vita. 
 
E se oggi dunque faremo un minuto di silenzio, questo avverrà perché la violenza rivolta a qualsiasi persona non deve trovare giustificazione e spazio in questa aula.
Niente mi accomuna a Charlie Kirk se non l'età; non mi riconosco per nulla in quanto da lui sostenuto o dichiarato innumerevoli volte ma oggi vorrei che usassimo questo momento non solo per parlare di una morte ma per parlare anche della vita: perché è nella vita che con le nostre parole e scelte definiamo la società e il mondo che ci circonda, tutti e tutte noi abbiamo la responsabilità di essere costruttori di pace e custodi di una democrazia fondata sul riconoscimento dell'altro non sull'odio.
 
Questo Charlie Kirk nella sua vita non l'ha fatto ma noi oggi lo faremo condannando ogni atto di violenza e ricordando con un minuto di silenzio lui e tutte le persone, donne e uomini, morte e che continuano a morire in ogni parte del mondo per violenza e odio ideologico, razziale, religioso, economico. 
 
Comprese le vittime di tutte guerre attualmente in corso nel mondo fino a Gaza dove innumerevoli vite sono spezzate in modo violento e indicibile ogni giorno sotto i nostri occhi.
 
L'esempio che diamo e le parole che usiamo hanno un peso e spero che tutti in questa aula saremo responsabili nel non alimentare questo insostenibile clima d'odio ma partendo da questo minuto di silenzio a placarlo. Sapendo bene che ognuno di noi prima di tutto agisce nel nome e per conto di una comunità come quella riminese che porta nella sua bandiera una medaglia d’oro dal significato indimenticabile". 
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