L'emporio solidale di Riccione cerca casa. Ex sede Tucker non più utilizzabile


L'Emporio Solidale di Riccione cerca una nuova casa. Il comune di Riccione ha, infatti, deciso, di non sottoscrivere il comodato per il rinnovo dell'uso dello stabile ex Tucker, gestito dal'Agenzia nazionale che si occupa di beni confiscati. Nell'immobile che si trova nella zona artigianale, infatti, ci sono infiltrazioni d'acqua dal tetto che richiedono lavori di ristrutturazione importanti e "non compatibili - fa sapere l'amministrazione - con l’utilizzo dell’immobile rendendo inutile un contratto di comodato, che è comunque di carattere temporaneo, al Comune". Ricevuti, nei giorni scorsi, i risultati delle verifiche tecniche sull'edificio, commissionate a proprie spese nei mesi scorsi, l'amministrazione ha deciso di optare per lasciare lo stabile e si è messa alla ricerca "urgente" di una nuova sede.
L’Emporio Solidale è un presidio prezioso per le persone che si trovano in difficoltà, segue 50 famiglie per un totale di 130 persone, ed è gestito dalla Consulta della solidarietà di Riccione, con le sue 14 associazioni, in collaborazione con lo sportello sociale del Comune e le Caritas parrocchiali. Nel magazzino sono stoccati anche gli alimenti che arrivano tutti i mesi dal banco alimentare di Imola e dai donatori cittadini che sostengono l'emporio solidale. "La Consulta - spiega il presidente Roberto Mengucci - si dice disponibile al trasferimento purché sia in tempi brevi, visto anche quello che servirà per il trasloco, e in un luogo migliore a livello strutturale dell'attuale". che c'è Nello stabile si trova anche l'associazione Scultori e anche per questa si è alla ricerca di una nuova collocazione.