L'Emilia Romagna si mette in mostra con le sue eccellenze all'Expo di Osaka


L’Emilia-Romagna è protagonista per una settimana all'Expo Osaka 2025, in Giappone sull'isola artificiale di Yumeshima.
I prodotti Dop e Igp (record per numero: 44), la musica con la voce di Luciano Pavarotti e il liscio con l’Orchestra Casadei, hanno accompagnato il taglio del nastro della “Settimana di protagonismo” dedicata alla regione. Per sette giorni una vetrina internazionale che vedrà alternarsi le tecnologie e le specialità della filiera agroalimentare e dell’enogastronomia, dalla ricerca avanzata al turismo, dalla cultura al cinema, dall’automotive all’intelligenza artificiale, fino alle politiche di welfare.
A inaugurare gli spazi della Regione al Padiglione Italia, insieme al commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, il presidente, Michele de Pascale, che guida la delegazione regionale di cui fanno parte il vicepresidente, Vincenzo Colla, la sottosegretaria, Manuela Rontini, il presidente dell’Assemblea legislativa, Maurizio Fabbri, e il vicepresidente dell’Assemblea, Giancarlo Tagliaferri.
“Una nuova e concreta opportunità di dare massima visibilità alle eccellenze della nostra filiera agroalimentare - ha spiegato il presidente della Regione, Michele de Pascale -. I nostri prodotti sono apprezzati in tutto il mondo e il Giappone rappresenta un mercato per noi strategico. In un contesto di serrata concorrenza globale, la qualità emerge come un fattore determinante per mantenere la competitività e conquistare nuovi mercati. Per questo il nostro comparto agroalimentare, anche grazie alle Dop e Igp di cui vanta, continua ad assicurare risultati estremamente positivi che dobbiamo sostenere e rafforzare. Una qualità che è sinonimo di cura, come dimostra il continuo investimento dell’Emilia-Romagna sulle coltivazioni biologiche che rappresenta anche un impegno costante di attenzione all'ambiente in cui viviamo. Abbiamo quindi tutti i presupposti per valorizzare e promuovere a Expo 2025 questo nostro patrimonio, fatto di innovazione, ricerca e soprattutto persone”.