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Il Festival e la città

L'Amarcort diventa maggiorenne e guarda al futuro: ci sentiamo abbandonati

In foto: i 4 fondatori dell'Amarcort Film Festival
i 4 fondatori dell'Amarcort Film Festival
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Lun 17 Nov 2025 15:45 ~ ultimo agg. 15:56
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L'Amarcort Film Festival, in programma dal 25 al 30 novembre a Rimini, diventa maggiorenne. Era il 2008 quando "quattro amici al bar", come ricorda spesso la direttrice artistica Simona Meriggi, decisero di organizzare un concorso di cortometraggi. Quella prima edizione si svolse in spiaggia, d'estate, sulla battigia di Rimini Terme: due serate soltanto, un format asciutto ed essenziale. Poi tutti a casa. "L'obiettivo? Dare più dignità, e soprattutto visibilità, a un un linguaggio, quello del cortometraggio, troppo spesso bistrattato. Soprattutto in Italia". Primo passo di un percorso che, di anno in anno,  ha visto crescere pubblico e ospiti: Nicola Piovani e Milo Manara, ma anche giovani concorrenti come Edoardo De Angelis e Sydney Sibilia diventati poi registi di successo. Fino all'incontro con Shane Smith, direttore di "Special Projects" del "TIFF – Toronto International Film Festival", che nel 2014 partecipò come giurato e regalò all'Amarcort l'ambizione di osare, "trasformandolo" da semplice concorso a festival internazionale. Anche grazie al rapporto con la Fondazione Fellini e alla 'benedizione' della nipote del Maestro, Francesca Fabbri Fellini, con cui non è mancata la collaborazione. "Il nome di Fellini, soprattutto all'estero, è un brand riconosciuto. Ma il nostro accostarci al maestro non è mai stato sfacciato – dichiara Meriggi - lo facciamo in punta di piedi e soprattutto con una coerenza che siamo sicuri  anche lui avrebbe apprezzato". Il futuro dell'Amarcort resta comunque a Rimini: "Lasciare casa? Nemmeno per sogno", dice con fermezza Simona Meriggi. "Però per convivere sotto lo stesso tetto serve reciprocità. L'Amarcort Film Festival è figlio di Rimini, fosse per noi resteremmo a vita, ma negli ultimi anni ci siamo sentiti un po'  abbandonati. Vedremo nel 2026".

Intanto è tempo di programmi e quello di quest'anno vede 250 corti selezionati, tra oltre 2mila pellicole arrivate, provenienti da oltre 70 Paesi nel mondo. Dall'Iran agli Stati Uniti, dal Messico alla Nuova Zelanda. E uno perfino dalla Palestina. Undici le sezioni e i premi che saranno consegnati nella serata di gala, sabato 29 novembre. "Una produzione incredibile quest'anno, sempre più globale . Ma anche dalla nostra regione – assicura Meriggi - sono arrivati tanti lavori interessanti".

Il Premio Felliniani nel mondo andrà a due personaggi molto diversi tra loro: l'ex assistente e segretario Gérald Morin, che lavorò con il maestro dal 1971 al 1977, contribuendo a capolavori come Roma e soprattutto Amarcord, e lo scrittore Andrea De Carlo, di cui Fellini s'innamorò dopo aver letto il romanzo "Uccelli da Gabbia e da voliera".  "I felliniani nel mondo, quelli che con Fellini hanno collaborato, ormai come specie in via d'estinzione. La loro testimonianza è qualcosa di unico e bisogna preservarli", spiega Meriggi.

Da qualche anno è stato istituito anche il Premio Burdlaz, dedicato ai registi under 40 al loro primo lungometraggio: una sorta di radar per scoprire tracce, influenze e suggestioni felliniane nelle nuove pellicole. "Perchè non ha senso restare ancorati al passato, bisogna guardare avanti". Tre le pellicole che in questi giorni, dopo il verdetto dei giurati, hanno strappato il biglietto per la fase finale: Ciao Bambino (di Edgardo Pistone), Holy Shoes (di Luigi Di Capua) e Quasi a casa (di Carolina Pavone).

Quattro anche le scuole di cinema che parteciperanno all'edizione 2025, con l'obiettivo di lavorare ad un cortometraggio comune che sarà proiettato sabato 29 novembre. Ma soprattutto con l'obiettivo di fare network, collaborando e contaminandosi a vicenda. Tre le masterclass a cui potranno partecipare gratuitamente: quella con Eros Gioetto della NABA di Milano, con la poetessa Rosita Copioli e con lo stesso Gérald Morin.

Nella lista degli appuntamenti da non perdere anche la mostra di caricature curata da Marco Martellini, che omaggerà attori e film che nel 2025 hanno celebrato i propri anniversari. Ci saranno quindi disegni dedicati ai 60 anni di “Giulietta degli spiriti" di Fellini e a tanti altri film come “Amici miei”, “Fantozzi” e “Ritorno al futuro”. E tra i vari attori sarà presente anche Woody Allen che il 30 novembre, ultimo giorno del festival, compirà 90 anni. Le caricature saranno esposte nella sede del Museo Fellini di Rimini presso il cinema Fulgor a partire dal 25 novembre.

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