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I lavori proseguono

Divieti di balneazione. Col PSBO ridotti del 65% in 15 anni: obiettivo "zero"

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 17 Nov 2025 15:08 ~ ultimo agg. 15:33
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Tra il primo maggio e il 30 settembre sono caduti su Rimini 380,4 millimetri di pioggia con 23 eventi piovosi superiori ai 5 millimetri. Solo nel 34,2% dei casi l'apertura degli sfioratori ha comportato il conseguente divieto di balneazione. Nel 2011 invece accadeva nel 98,8% dei casi. Ad evidenziare questo dato, sulla base dell'analisi elaborata da Hera, è il comune di Rimini che sottolinea come in 15 anni grazie ai lavori per il Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO) si siano ridotti del 65% i divieti. 

Confronto tra anno 2025 e anni precedenti (sino al 2011)
periodo di riferimento: 1 maggio - 30 settembre (periodo di balneazione)
anno
 mm piovuti
eventi piovosi
superiori a 5 mm
% divieti rispetto
ad aperture complessiva
2011
 234
10
98,8
2012
 261,8
15
76,5
2013
 362,8
11
87,4
2014
 525,8
23
81
2015
 393,6
17
93,1
2016
 254,6
15
84,7
2017
 217,4
11
60,9
2018
 291,4
14
64,1
2019
 476,4
24
47,6
2020
 262,6
15
57,3
2021
 87,2
8
43,3
2022
 209,6
9
53,6
2023
 304,4
13
40
2024
 521,8
18
39,3
2025
 380,4
23
34,2
 
"Si tratta di un risultato che pone Rimini tra le città del Mediterraneo che, negli ultimi anni, più hanno investito sul fronte della tutela ambientale, avendo nello stesso tempo un beneficio evidente e tangibile sul fronte della sua industria principe, il turismo" commenta l'amministrazione evidenziando la tenuta turistica e ricordando l'indotto economico che genera. I lavori però non sono ancora conclusi visto che ci sono in corso quelli in zona sud in corrispondenza dei bacini Colonella e Rodella. 
L'analisi complessiva rivela tra 2011 e 2025 una tendenza progressiva alla riduzione dei divieti a fronte di un crescente numero di eventi meteorici intensi: nel 2014, anno di piogge record con 525,8 millimetri complessivi, la percentuale di divieti era già scesa all'81%, fino ad arrivare al 39,3% del 2024 e al minimo storico del 34,2% nel 2025. "Questo ultimo dato è particolarmente rilevante - spiega l'amministrazione - considerando che nell'estate appena conclusa si sono registrati 23 eventi superiori ai 5 millimetri e 12 superiori ai 10 millimetri, tra i valori più elevati dell'intera serie storica. Questo dimostra che la correlazione automatica tra precipitazione intensa e divieto di balneazione è stata spezzata grazie all'efficacia delle opere realizzate, che hanno trasformato strutturalmente la capacità del sistema di gestire le acque meteoriche e fognarie senza compromettere la qualità del mare".
Il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato, avviato nel 2011 attraverso la collaborazione tra Comune di Rimini, Gruppo Hera, Amir e Romagna Acque, ha previsto e prevede interventi di risanamento idraulico e ambientale di grande portata con un investimento complessivo intorno ai 250 milioni di euro.
Mentre in zona nord manca solo l’ultimazione dei lavori in uno dei bacini su cui le reti sono state completamente separate, il lavoro prosegue in zona sud con l'obiettivo di portare in tutta la costa del territorio comunale la "percentuale di divieti rispetto alle aperture allo zero entro i prossimi due-tre anni, quando sarà completato l'intero progetto - conclude l'amministrazione -. Il trend dei dati raccolti in questi quindici anni dimostra che questo traguardo non è più un'aspirazione lontana, ma una meta alla portata della nostra comunità."
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