Incidenti stradali: a Rimini meno vittime e più feriti. Protocollo in Regione
Nei primi sei mesi dell’anno in Emilia Romagna sono diminuiti gli incidenti stradali, da 8.125 a 8.019, purtroppo però sono aumentate le vittime (da 128 a 133) e i feriti, da 10.463 a 10.579. Trend leggermente diverso per la provincia di Rimini dove si sono registrati 3 incidenti in più (da 699 a 702) ma tre morti in meno (da 8 a 5). I feriti nel riminese sono stati invece da gennaio a giugno 852 (4 in più del 2024). Numeri messi in fila nell’ambito della firma del protocollo triennale di collaborazione tra l’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, l’Anci e l’Unione delle provincie. Obiettivo, promuovere e far crescere la cultura di una mobilità sicura e programmare iniziative di prevenzione. Perché le cause degli incidenti sono, nella maggior parte dei casi, ormai ben note
Nuove preoccupazioni dai dati sugli incidenti stradali in Emilia-Romagna. I numeri provvisori, elaborati dall'ufficio Statistiche della Regione, dicono che da gennaio a giugno 2025 si registra "una lieve inversione di tendenza" riguardo agli esiti degli incidenti. Infatti, a fronte di un numero di sinistri in calo di 24 casi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, da 8.125 a 8.019, aumenta, con cinque vittime in più, il numero dei decessi (che passa da 128 a 133) e quello dei feriti, da 10.463 a 10.579 (+116). È quanto emerge oggi alla prima edizione degli Stati generali della sicurezza stradale dell'Emilia-Romagna, promossi dall'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione, con la sottoscrizione di un nuovo protocollo di collaborazione tra Regione, Anci Emilia-Romagna e Upi Emilia-Romagna. Nel corso della sessione si sono alternati gli interventi di esperti del settore, dirigenti regionali, rappresentanti delle associazioni e professionisti del mondo della sanità e dell'istruzione. Mentre Valentina Palli, vicepresidente dell'Upi regionale e presidente della Provincia di Ravenna, tra l'altro segnala come priorità "la necessità di guidare con la necessità e una buona illuminazione stradale, obiettivi della Regione sposati dall'associazione dei Comuni Anci e dall'Unione delle Province Upi", il presidente dell'Osservatorio regionale per l'educazione alla sicurezza stradale, Marco Pollastri, rimarca che nel primo semestre 2025 c'è in realtà "una controtendenza, con un aumento di vittime e di feriti sulle strade. Non si parla di numeri molto alti ma è un trend che non ci fa stare sereni. La giornata di oggi rafforza il nostro impegno, perché evidentemente non stiamo facendo abbastanza. Dobbiamo potenziare tutti insieme energie e attenzioni". Aumentare le città 30 o i velox? "Non c'è- continua Pollastri- un'unica soluzione, in questa, ma serve un mix di strumenti. Conosciamo le cause, che sono sempre le stesse: la velocità e la distrazione. Viviamo in una condizione dove l'errore umano è normale, come lo stress, ma dobbiamo riuscire a ridurne gli effetti. Per questo partiranno campagne di comunicazione nelle prossime settimane, che terranno conto anche degli spostamenti casa-lavoro, dove si concentrano molti incidenti". L'assessora regionale alla Mobilità, Irene Priolo, pur assicurando di voler mettere a disposizione "tutti gli strumenti possibili" contro gli incidenti, ricorda però che in tutto questo "il piano nazionale sulla sicurezza stradale non è più finanziato. È un problema, perché per noi è fondamentale intervenire sulle infrastrutture ma anche sulla comunicazione, che è quello che stiamo provando a fare". Sempre confrontando il primo semestre 2024 con lo stesso periodo del 2025, in provincia di Bologna gli incidenti passano da 1.925 a 1991, i decessi da 25 a 26 e i feriti da 2.483 a 2.658; nel ferrarese calano tutti gli indicatori con gli incidenti che passano 574 a 537, i decessi da 15 a 11 e i feriti da 736 a 712; nella provincia di Forlì-Cesena gli incidenti passano da 719 a 742, i decessi da 14 a 10 e i feriti da 904 a 941. Ancora, nel modenese gli incidenti da 1,324 a 1.331, i decessi da 17 a 25 e i feriti da 1756 a 1715; in provincia di Parma gli incidenti passano da 848 a 834, i decessi da nove a 10 e i feriti da 848 a 834; nel piacentino gli incidenti passano da 694 a 668; i decessi da 16 a 18, i feriti 694 a 668. Inoltre, in provincia di Ravenna gli incidenti passano da 813 a 794, i decessi sono 16 invariati e i feriti da 1.044 a 1.069; in provincia di Reggio Emilia gli incidenti passano da 875 a 864, i decessi da otto a 12 e i feriti da 1.150 a 1.130; in provincia di Rimini gli incidenti passano da 699 a 702, i decessi da otto a cinque e i feriti da 848 a 852. Nel primo semestre il maggior numero di incidenti è avvenuto sulle strade urbane, dove sono stati 5.727, facendo registrare 50 morti e 7.133 feriti, mentre sulle strade extraurbane gli incidenti sono stati 2.382, con 83 decessi e 3.446 feriti. I decessi di persone a bordo di auto passano da 48 a 54, da 31 a 28 quelli a bordo di motocicli, da 12 a 20 i ciclisti e da 20 a 16 i pedoni.












