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La politica del pane. Lombardi (PDL): il sottocosto favorisce coop rosse

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mer 30 Lug 2008 18:20 ~ ultimo agg. 12 Mag 14:27
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Dopo la protesta dei panificatori artigianali riminesi (notizia del 28 luglio), arriva l’intervento del consigliere regionale Lombardi, del PDL.

LOMBARDI (FI-PDL): “Pane ad un euro al chilo? Uno specchietto per allodole con l’unico scopo di favorire le coop rosse”.

“Pane ad un euro al chilo? È solo uno specchietto per allodole, un escamotage messo in campo dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna per favorire le cooperative rosse, organiche al sistema di potere targato PCI-PDS-DS ed oggi Partito Democratico”.

Non risparmia critiche il Consigliere regionale Marco Lombardi ad un meccanismo viziato di collaborazione tra Regione e grande distribuzione che, falsando le regole della libera concorrenza e del mercato, non solo mette in ginocchio un intero settore economico già a rischio collasso ma tradisce gli stessi obiettivi che nelle intenzioni vorrebbe perseguire, e cioè la tutela del cittadino/consumatore.

“La crisi economica che oggi domina lo scenario internazionale e le sue poco rassicuranti prospettive future – afferma Lombardi -, sono certo segnali preoccupanti con cui tutti dobbiamo fare i conti ma, dati alla mano, l’accelerazione dei prezzi del pane al consumo (dovuta a diversi fattori: aumenti delle materie prime; costi di produzione di produzione etc. ma comunque in linea con il tasso di inflazione annuo) non è l’unico fattore incidente sulla capacità economica delle famiglie emiliano-romagnole ad arrivare alla fine del mese ne è certamente il più rilevante (si pensi agli aumenti delle tariffe per servizi e quant’altro) tra quelli su cui la Regione più incisivamente potrebbe intervenire”.

“E così, mentre migliaia di aziende artigiane di panificazione rischiano di dover chiudere i battenti e le rispettive famiglie di trovarsi in mezzo alla strada – prosegue Lombardi -, la Regione Emilia-Romagna, con una eccezionale operazione di marketing pubblicitario, confeziona un bel regalino agli amici delle cooperative rosse: gli paga la pubblicità, dirotta fasce di consumo e così ne favorisce i guadagni”.

“Altro che politica a favore del consumatore – tuona Lombardi -: basta prendere in mano l’accordo sottoscritto tra Regione Emilia-Romagna ed alcune imprese della grande distribuzione sottoscritto il 7 aprile 2008 per rendersene conto. Nell’accordo, non vi sono infatti limiti quantitativi con la conseguenza che le grandi imprese di distribuzione possono liberamente mettere a disposizione dei consumatori anche una minima quantità di pane al prezzo di un euro al chilo senza con ciò violare i patti con la Regione”.

“Se la Regione dunque dirotta ampie fasce di cittadini/consumatori verso la grande distribuzione amica, quest’ultima ingrossa notevolmente le proprie le casse perché il cliente/consumatore, attratto dal prodotto civetta (che potrebbe poi in concreto anche non trovare sugli scaffali del supermercato) sarà comunque indotto a riempire il carrello della spesa”.

“Già nei prossimi giorni – conclude Lombardi – chiederò alla Giunta regionale di verificare la corretta applicazione dell’accordo e l’andamento dell’iniziativa anche al fine di valutare se, detta iniziativa possa in qualche modo aver falsato le regole della libera concorrenza e del mercato”.

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