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Inizio scuola, Giunta regionale conferma: si partirà sempre il 15 settembre

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(archivio)
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 2 min
Lun 6 Nov 2017 17:19 ~ ultimo agg. 20 Mag 12:02
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Dopo le aperture dell’assessore regionale al turismo Corsini che aveva ipotizzato il posticipo del primo giorno di scuola al terzo lunedì di settembre, arriva invece la conferma che tutto resterà com’è. La Giunta dell’Emilia Romagna nella seduta di oggi (lunedì) ha deciso di proseguire in base a quanto sancito dalla delibera del 2012: l’apertura dell’anno scolastico in Emilia-Romagna resta il 15 settembre con posticipo al lunedì successivo in caso tale data venga a cadere su un sabato o una domenica.

La decisione segue il confronto con il mondo della scuola avvenuto lo scorso 31 ottobre nella Conferenza regionale del sistema formativo, co-presieduta dalla Regione e dall’Ufficio scolastico regionale, nella quale siedono le componenti del sistema scolastico, e che l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, ha allargato anche al Comitato di coordinamento istituzionale, l’organismo sede di collaborazione istituzionale fra Regione, Comuni e Province.

Fin dall’inizio abbiamo detto che avremmo deciso insieme al mondo della scuola– afferma l’assessore Patrizio Bianchi e così abbiamo fatto, accogliendo una richiesta, quella di confermare la delibera attualmente in vigore, che ci è arrivata in maniera unanime dalla Conferenza regionale del sistema formativo. Con il mondo della scuola ci confrontiamo costantemente sulle misure da adottare, e il calendario scolastico rappresenta un argomento fondamentale, sia per i percorsi formativi sia per la vita delle famiglie”.

Un tema, quello più generale dei tempi della scuola, che la Regione intende affrontare già nelle prossime settimane. “Questa mattina – prosegue l’assessore – ho ricevuto le 5.800 firme raccolte dal Comitato bolognese Scuola e Costituzione sulla petizione che il Comitato stesso ha promosso. Un documento equilibrato, un contributo – sottolinea Patrizio Bianchi – che la Giunta non intende far cadere nel vuoto: abbiamo quindi deciso di avviare già prima di Natale un confronto sul tema più ampio dei tempi della scuola, con loro e, ancora una volta, con tutte le componenti del mondo scolastico”.

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