Inflazione e risparmi. In provincia oltre un miliardo perso


Inflazione che cresce, risparmi che calano. Carlo Alberto Pari, esperto di economia, ci propone una riflessione sul tema, partendo dall’articolo 47 della Costituzione per cui “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio”.Nella sola provincia di Rimini l’inflazione taglia il valore reale dei risparmi di oltre un miliardo, mentre i rassi sui conti coorenti, spesso, sono ancora a remunerazione vicina allo zero.
Pochi ne parlano, l’economia è sempre un argomento delicato, per molti ostico, per altri, opportunità di enormi guadagni, che è meglio tacere. Di certo, quanto riportato nell’oggetto, è una delle questioni più preoccupanti del momento. Quando ci sveglieremo dal torpore, sarà tardi. In Italia, sui conti correnti permangono depositati circa 1.150 miliardi, calcolando solo l’inflazione del 2022 ( oltre 8%) e quella prevista quest’anno ( previsione oltre 6% ), valutando la remunerazione media vicina allo zero, è facile totalizzare una riduzione del valore reale di oltre 160 miliardi, peraltro, senza aggiungere il risparmio investito in obbligazioni e azioni, che raramente supererà una remunerazione del 14%, (oltre 8% nel 2022 e oltre 6% previsti quest’anno). Ergo, la perdita totale di valore reale, potrebbe rivelarsi anche maggiore, seppure difficilmente calcolabile, probabilmente, non lontana dall’importo del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che dovrebbe portare circa 200 miliardi, con i quali presumiamo e speriamo di “cambiare il Paese”. In estrema ed angosciosa sintesi, gli italiani, da una parte, otterranno circa 200 miliardi dal PNRR, la maggioranza dei quali a debito, dall’altra, perderanno presumibilmente in valore reale dei risparmi, una cifra più o meno simile, bruciata dall’inflazione.
Ulteriore enorme aggravante, sulla quale nessuno interviene ( salvo una lettera della Banca d’Italia, se le informazioni recentemente apparse sono corrette), la remunerazione dei depositi, spesso, è ancora vicina allo zero, mentre i tassi di riferimento sui depositi presso la BCE, si attestano attualmente al 2,50%, peraltro, con previsioni di ulteriori aumenti.
Proviamo a riflettere, ma credo serva solo ad aumentare la rabbia, noi perdiamo il valore dei nostri risparmi, accumulati spesso con grandi sacrifici, altri potrebbero lucrare sugli stessi. In provincia, se gli studi recentemente apparsi sono corretti, la perdita del valore reale del risparmio, potrebbe attestarsi, ovviamente in media, su una cifra vicina agli 8.000 euro per famiglia.
Carlo Alberto Pari