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Imprenditoria straniera, Rimini ai vertici in regione: 10,2% del totale

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 25 Mar 2014 13:03 ~ ultimo agg. 17 Mag 04:24
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I numeri, forniti da Unioncamere, sono superiori a quelli medi italiani (8,2%) e tra i più alti in Regione dove solo Reggio Emilia col 12,72% si posiziona davanti a Rimini. Ma non solo. Perché nel 2013 il territorio ha visto un aumento delle imprese non italiane del 4,65% (solo Bologna e Ferrara hanno fatto meglio).
Le aziende guidate da cittadini extra UE sono la maggioranza (3.057, + 5,16%).

“I numeri presentati da Unioncamere – commenta Fabio Galli, assessore alle attività produttive della Provincia di Rimini – fotografano il grande dinamismo delle imprese guidate da stranieri nel territorio riminese. Una presenza in costante aumento in grado di incidere positivamente su più fattori: da una parte manifesta della crescente integrazione sociale sul nostro territorio, dall’altra di una forza occupazionale complessiva che fornisce un apporto molto forte alla produzione economica complessiva, creando occupazione. Si tratta di un valore aggiunto che la nostra realtà sembra intercettare in maniera privilegiata, facendo registrare numeri decisamente più alti sia rispetto la media nazionale che a quella regionale, dove ci poniamo in posizione di vertice. In momenti di crisi testimonia anche un dinamismo imprenditoriale che trova nella nostra struttura sociale ed economica, un terreno fertile in grado di creare occupazione e lavoro. Un segnale importante di fiducia nel futuro che coniuga la crescita economica ad una piena integrazione sociale. Va detto altresì come sia probabile che l’incremento sostenuto dell’imprenditoria straniera a Rimini sia figlio di una dinamica più generale, quella cioè che vede l’aumento delle partite IVA a causa della crisi che mette in difficoltà soprattutto le piccole e medie imprese. Se accostiamo questo dato a quello emerso dal report demografico provinciale, e cioè una crescita della ‘immigrazione di ritorno’ (stranieri che, dopo anni passati a Rimini, tornano nel proprio Paese d’origine), abbiamo un quadro solo apparentemente contraddittorio ma nella realtà testimoniante un dinamismo e un desiderio di integrazione che ancora rimangono tra le peculiarità positive del territorio riminese”.

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