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Occhio alla truffa

“Il tuo Pc è bloccato”: ondata di truffe online. I consigli della polizia postale

In foto: un agente della Postale
un agente della Postale
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 2 min
Dom 28 Apr 2019 15:48 ~ ultimo agg. 27 Mag 07:28
Tempo di lettura 2 min

E’ in atto una nuova ondata di truffe ai danni di cittadini che, navigando su siti del tutto normali, si trovano improvvisamente davanti ad un messaggio allarmante e, all’apparenza, proveniente da Microsoft. A lanciare l’allarme è la polizia postale. Il messaggio in questione recita: “Security warning: Il tuo computer è stato bloccato. Errore #DW6VB36. Per favore chiamaci immeditamente al numero +39 0694804XXX. Non ignorare questo avviso critico. Se chiudi questa pagina, l’accesso del tuo computer sarà disattivato per impedire ulteriori danni alla nostra rete. Il tuo computer ci ha avvisato di essere stato infestato con virus e spyware. Sono state rubate le seguenti informazioni: Accesso Facebook, Dettagli carta di credito, Accesso account e-mail, Foto conservate su questo computer. Devi contattarci immediatamente in modo che i nostri ingegneri possano illustrarti il processo di rimozione per via telefonica. Per favore chiamaci entro i prossimi 5 minuti per impedire che il tuo computer venga disattivato. Chiama per ricevere supporto: +390694804XXX.” Falsi avvisi di questo tipo sono apparsi anche in passato e sotto altre forme. La Polizia spiega che non vi è alcun furto di dati personali né infezione da virus e quindi, chiudendo la navigazione, il computer continua a funzionare normalmente. Chi contatta il numero indicato e segue le istruzioni telefoniche del presunto operatore consente al truffatore di agire da remoto sul proprio Pc. Inoltre il costo dell’intervento per il finto “sblocco” ammonta intorno ad un centinaio di euro.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni raccomanda di ignorare avvisi di questo tipo ed effettuare una scansione con un antivirus aggiornato per rimuovere un eventuale malware pubblicitario (adware). “E’ bene ricordare – scrive la polizia – che quando la rete presenta una situazione inaspettata, è sempre necessario documentarsi prima di prendere ogni decisione, anche avvalendosi dei canali ufficiali della Polizia di Stato“.

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