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over 80 in costante crescita

Il peso della non autosufficienza. Lavoro di cura, le proposte di Emma Petitti

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Sab 11 Ott 2025 13:58 ~ ultimo agg. 14:13
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In provincia di Riminigli over 80 hanno superato quota 26.000, con un incremento del 21,3% in dieci anni. Un dato che racconta molto più di una tendenza demografica: parla di famiglie sempre più sole, di lavoratrici invisibili e di un sistema che fatica a reggere il peso della non autosufficienza. In Emilia-Romagna, secondo i dati INPS 2023, i lavoratori domestici regolari sono stati 71.496: 44.477 badanti (62,2%) e 27.019 colf, in calo del 32,1% rispetto al 2013. Complessivamente, il lavoro regolare è diminuito del 14,8%. A Rimini, il calo è stato ancora più marcato: –30% in dieci anni.

Per Emma Petitti, consigliera regionale del PD, vice segretaria PD Emilia-Romagna, "Per affrontare con coraggio la crisi del lavoro di cura, serve un pacchetto di misure fondato su equità, dignità e sostegno concreto alle famiglie. L’obiettivo è chiaro: rafforzare l’assistenza, far emergere il lavoro irregolare e riconoscere il valore delle lavoratrici". Tra le proposte di Emma Petitti: Credito d’imposta fino al 50% per chi assume badanti regolari. Voucher sociali per famiglie a basso ISEE, da integrare agli attuali assegni di cura. Patto regionale per il lavoro di cura, con enti locali, sindacati, associazioni e terzo settore. Percorsi di certificazione delle competenze, per garantire alle assistenti familiari il riconoscimento formale e la piena dignità professionale

Il Fondo Sociale Regionale, ricorda Emma Petitti, prevede 57,2 milioni di euro nel 2025, di cui oltre 23 destinati alla non autosufficienza e al contrasto della povertà. Gli assegni di cura erogati dai Comuni aiutano le famiglie con anziani o disabili gravi, in base all’ISEE. Sono attivi percorsi di formazione gratuita per OSS e assistenti familiari, e un sistema di monitoraggio digitale garantisce trasparenza nell’uso delle risorse.

“Il lavoro di cura — ricorda Emma Petitti — non è e non può essere una questione privata: è una sfida pubblica, sociale e politica. In Emilia-Romagna, Regione ed enti locali hanno dimostrato di saper investire con visione e concretezza, anche in assenza di certezze nazionali. Ma i numeri parlano chiaro: serve un salto di qualità. Il Partito Democratico può e deve essere il motore di questo cambio di passo. Le mie proposte vanno in questa direzione". "La Regione  - conclude la Petitti - ha investito con coraggio, mettendo in campo risorse proprie e un welfare che regge e continua a fare scuola. Ma ora serve un nuovo patto politico”

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