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Manovra da 14,3 miliardi

Il bilancio della Regione: 10,5 miliardi alla sanità, ritocchi in calo all'Irpef

In foto: la presentazione del bilancio regionale 2026
la presentazione del bilancio regionale 2026
di Redazione   
Tempo di lettura 7 min
Ven 21 Nov 2025 12:32 ~ ultimo agg. 12:46
Tempo di lettura 7 min

Il bilancio 2026 della Regione è una manovra da 14 miliardi e 280 milioni di euro, di cui 10,5 miliardi per la sanità a cui, a partire da quest’anno, sarà garantito un contributo strutturale di risorse regionali pari ad almeno 200 milioni di euro

Nonostante il taglio nazionale aggiuntivo di oltre 23 milioni, a titolo di contributo ai saldi della finanza pubblica, dal primo gennaio ci sarà una prima riduzione della maggiorazione Irpef per il III scaglione di redditi (dai 28 ai 50mila euro), che passerà dall’attuale 1,70% a 1,55%, cui ne seguirà un’ulteriore per il 2027, con la maggiorazione regionale che scenderà a 1,40%. La maggiorazione per il IV scaglione (oltre i 50 mila euro) resterà invece confermata al 2,10% anche il prossimo triennio.

In forza della manovra fiscale dell’anno 2025, sono assicurate maggiori entrate all’Ente per circa 400 milioni di euro che permettono di sostenere le politiche individuate dalla Giunta come prioritarie; tra queste la messa in sicurezza della sanità pubblica, assicurando alle Aziende sanitarie un contributo significativo con mezzi regionali; il rafforzamento strutturale  dei servizi per la non autosufficienza, la sicurezza del territorio,  le politiche per la casa e il sostegno al trasporto pubblico locale a fronte dei tagli apportati al Fondo nazionale dal bilancio dello Stato.

Con questo bilancio la Giunta avvia inoltre una propria strategia di rilancio degli investimenti pubblici e privati. Dopo anni di progressiva riduzione del proprio indebitamento, grazie anche a una buona disponibilità di cassa, sarà incrementata la mole di investimenti da 300 a 360 milioni di euro nel triennio anche mediante il ricorso all’autorizzazione a contrarre debito. Inoltre, grazie all’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni, che consente alle Regioni di utilizzare parte delle risorse tagliate nell’anno precedente per nuovi investimenti, nel triennio 2026-2028 l'Emilia-Romagna sarà nella condizione di realizzare investimenti per ulteriori 156 milioni di euro. Risorse che saranno utilizzate per realizzare progetti strategici, nel confronto con le istituzioni e le parti sociali, a partire dal Patto per il Lavoro per Clima.

La manovra, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa entro la fine del mese di dicembre.

Il bilancio 2026 della Regione è una manovra espansiva. Nonostante il taglio dello Stato, nessun arretramento: confermiamo tutte le previsioni della precedente finanziaria continuando a investire su sanità pubblica, non autosufficienza e sicurezza del territorio, avviando al contempo una nuova fase di rilancio degli investimenti pubblici e privati” commentano il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi. In un momento complesso per il Paese, che registra un andamento del Pil vicino allo zero, il bilancio dello Stato, per esplicita ammissione del Governo, rinuncia alla crescita - aggiungono -. La manovra regionale si pone invece obbiettivi ambiziosi. In un quadro condizionato negativamente da conflitti armati, tensioni geopolitiche che si vanno moltiplicando e dal deterioramento delle relazioni commerciali a partire dai ‘dazi’, puntiamo decisamente a sostenere la crescita dell’intero sistema regionale e a garantire i diritti delle persone, a partire da quelli alla salute, alla casa e all’assistenza”.

LE MISURE IN SINTESI

A fronte del sottofinanziamento strutturale del Ssn, per sostenere il Sistema sanitario regionale è garantito contributo annuo pari ad almeno 200 milioni di euro di risorse regionali. La quota ulteriore di finanziamento del Fondo sanitario nazionale stanziata dalla manovra dello Stato - pari a 2.400 milioni di euro per il 2026 e 2.650 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027 - anche se insufficiente a coprire le esigenze dei sistemi sanitari regionali (in rapporto al Pil il peso del Fsn tornerà a scendere nel triennio al di sotto del 6%), è di per sé positiva. La maggior parte di tali risorse ha tuttavia un vincolo di destinazione: molta della sua efficacia dipenderà dunque dalla possibilità che sarà accordata o meno alle Regioni di utilizzare tali risorse per finanziarie le reali necessità del sistema. Ulteriori 5 milioni di euro di risorse regionali sono destinati a garantire spese sanitarie extraLea, ovvero non incluse nei Livelli essenziali di assistenza finanziabili con il Fondo nazionale: tra queste l’acquisto delle parrucche per pazienti oncologici, l’esenzione dal ticket per lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione e per le prestazioni di specialistica ambulatoriale anche conseguenti una dimissione dal pronto soccorso dopo casi di violenza domestica e di genere.

Potenziati i servizi per la non autosufficienza, settore cruciale per la qualità della vita delle persone più vulnerabili, con un incremento del Fondo regionale di 25 milioni nel 2026 (+110 milioni) e nel 2027 (+135 milioni).

Diventa strutturale (+25 milioni di euro ogni anno) il raddoppio delle risorse per il contrasto del dissesto idrogeologico e la manutenzione dei corsi d'acqua, dei versanti e della costa, finanziato dunque per tutto il triennio 2026-2028. È inoltre prevista l’istituzione di un Fondo di 10 milioni di euro per consentire, già partire dal 2026, la progettazione delle opere del “Programma straordinario di interventi per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico” (DL 65/2025)

Per garantire il diritto alla mobilità, a fronte del cospicuo taglio, rispetto al 2025, del Fondo nazionale per il Trasporto pubblico che sta generando e genererà criticità enormi ad aziende, territori, cittadine e cittadini, è previsto un contributo aggiuntivo al Tpl regionale di 10 milioni nel 2026, più la conferma del servizio di abbonamento gratuito per il trasporto pubblico per gli studenti di scuole elementari, medie e superiori (‘Salta Su’).

Sul fronte delle politiche abitative, per rispondere alle esigenze di alloggio delle cittadine e dei cittadini sono stati stanziati 10 milioni di euro annui per il fondo affitto per ciascuno dei prossimi tre anni, mentre sono previsti 30 milioni nel triennio per implementare ed efficientare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica e sociale, più ulteriori 30 milioni di euro dalla riprogrammazione del Fesr 2021-2027 per mobilitare investimenti per circa 300 milioni di euro.

Messi in campo 40 milioni di euro nel triennio 2026-2028 per attrarre in Emilia-Romagna, sia investimenti ad alto valore aggiunto (30,9 milioni) che capitale umano con competenze elevate (8,5 milioni).

Ammonta a 141 milioni di euro nel triennio, tra risorse regionali e risorse del Fsc, il cofinanziamento dei programmi regionali dei fondi europei 2021-2027, un importante sostegno per la realizzazione di progetti strategici per l’Emilia-Romagna.

Confermate e incrementate, inoltre, le risorse per le politiche culturali, lo sport, il turismo, il commercio e l’agricoltura, nonché il potenziamento dei servizi educativi, l’inclusione scolastica e la conciliazione vita-lavoro attraverso l’impiego dei fondi di coesione.

Tra le prime misure della strategia di rilancio degli investimenti pubblici e privati, da segnalare l’incremento significativo del Fondo per la montagna, con 24 milioni di euro nel triennio, pari a circa il 20% in più rispetto al passato; 22,5 milioni di euro per il finanziamento degli hub urbani per lo sviluppo dell’economia urbana e la qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi (a cui se ne aggiungono ulteriori 20 di risorse per spese correnti); 20,3 milioni di euro per investimenti infrastrutturali a sostegno dell'agenda digitale, 8 milioni di euro, sempre nel triennio, per accompagnare il processo di riordino territoriale da realizzarsi nel corso del 2026; 6 milioni di euro destinati all'evoluzione del sistema aeroportuale regionale, con un’attenzione specifica gli aeroporti minori. Previsti inoltre interventi straordinari di manutenzione ed efficientamento della rete ferroviaria regionale per 56,5 milioni di euro nel triennio. 1 milioni di euro sono infine destinati a sostenere i costi delle imprese per l'attivazione dei basket bond, strumento di garanzia avviato nel 2025 che con uno stanziamento di risorse Fesr pari a 25 milioni di euro supporto per la crescita sostenibile delle Pmi, facilitandone l'accesso al mercato dei capitali, con un potenziale di 100 milioni di euro

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