Gite scolastiche. La Marchioni contro la Gelmini, la replica di Lombardi


L’intervento di Elisa Marchioni:
«Il ministro Gelmini taglia la scuola, costringe gli insegnanti alla protesta a oltranza. Lo sciopero dei viaggi toglie 1 miliardo al turismo».
A Roma Elisa Marchioni ha promosso un incontro tra esponenti delle agenzie di viaggio e dei sindacati scuola per cercare risposte a un problema comune.
Viaggi d’istruzione in crisi, con una diminuzione di oltre il 40% in questo anno, un miliardo di euro di valore in meno.
Da un lato l’impoverimento delle famiglie è uno dei fattori che hanno ridotto la durata e spinto a preferire destinazioni più vicine, dall’altro, ad influire è anche la protesta degli insegnanti, che, in modo spontaneo, a fronte delle scelte del Governo che penalizzano la scuola, hanno rifiutato di dare la disponibilità ad accompagnare gli studenti nei viaggi di istruzione. Intorno allo stesso tavolo si sono incontrati le rappresentanze sindacali del mondo della scuola in protesta e i rappresentati degli operatori turistici, accomunati da una situazione di forte disagio, invitati dai parlamentari Elisa Marchioni e Giovanni Bachelet, e dalla responsabile scuola Pd Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd. Nutrita la presenza degli operatori turistici del riminese, con Giovannino Montanari, vicepresidente di Fiavet regionale, Ezio Moretti di Caravan Tour e Gianluca Valli di San Marino viaggi.
«Il Partito democratico si è fatto carico di affrontare questo tema dimenticato dal Governo, e presenteremo a breve una interpellanza parlamentare, con il collega Bachelet – ha detto la deputata del Partito democratico Elisa Marchioni – Gli insegnanti, di fronte al “muro del silenzio” del ministro Gelmini che continua a dire che a scuola va tutto bene, hanno scelto di non accompagnare più gli studenti nei viaggi d’istruzione per il disagio profondo di una categoria che viene tartassata da troppo tempo dalle politiche devastanti del Governo. Politiche che hanno prodotto 8 miliardi di euro di tagli, 180mila posti di lavoro in meno, stipendi congelati, una delegittimazione continua della professionalità. Nessuno ha intenzione di stigmatizzare la forma di protesta scelta dagli insegnanti, è la voce che i lavoratori usano per farsi ascoltare e va rispettata».
«Ma insieme all’offerta formativa delle scuole, ci stanno a cuore anche le tante piccole imprese, e i tanti altri lavoratori coinvolti – ha proseguito Elisa Marchioni – Tra ospitalità, guide, trasporto e musei, per ogni studente si calcola una media di 140 euro per un viaggio d’istruzione in Italia e di 320 all’estero. E sono circa 30mila lavoratori del turismo che perderanno il lavoro per la riduzione delle gite scolastiche: il personale di piccoli hotel aperti per tre mesi all’anno per accogliere gli studenti, i ristoratori, gli autisti di pullman, le guide. Non saranno certo i 5 milioni di euro messi ora a disposizione dalle due ministre del Turismo e dell’Istruzione a cambiare le cose: è una cifra che, suddivisa, ammonta a un contributo risibile di 2 euro a studente».
«Quando si taglia la scuola, si taglia anche la crescita economica del Paese – ha concluso Elisa Marchioni – Senza viaggi di istruzione di alto livello, è la scuola intera che perde e sono tutti gli studenti a subire la privazione di importanti esperienze didattiche e socializzanti. Il momento di ascolto di oggi apre ad un impegno che porteremo avanti».
L’intervento di Marco Lombardi:
“L’On. Marchioni si applica ma confonde la propaganda politica con la realtà”
Sulla vicenda delle gite scolastiche già molto si è detto, ed è chiaro che la loro riduzione produce un grave danno ad un settore economico importante, mette a rischio molti posti di lavoro e penalizza il percorso formativo degli studenti.
Allo stesso modo è ormai evidente a tutti che molti professori (per fortuna non tutti) usano questo strumento di lotta per contestare la riforma Gelmini che sul punto non incide quasi per nulla, e che comunque, essendo già stata approvata, rende del tutto inutile la protesta medesima.
Se l’On. Marchioni ha invitato gli operatori locali del settore a Roma per un incontro con i vertici del PD spero che almeno abbiano trovato una buona giornata per godersi il sole romano, perché posso garantire loro che essendo purtroppo abituato a stare all’opposizione, non è mai successo che un incontro con chi non è al governo ottenga qualche risultato se non quello di fare pubblicità a chi lo organizza.
Nel merito invece mi sembra molto più serio ribadire l’impegno del Governo di stanziare sei milioni di euro (non 5 come riportato dalla Marchioni) proprio per le gite scolastiche nei luoghi di interesse storico per l’Unità d’Italia.
Nel comunicato ufficiale congiunto delle due Ministre, Gelmini e Brambilla, si precisa che le scuole interessate possono dare la loro adesione dall’11 marzo al 15 aprile, registrandosi presso il sito www.daimilleaunmilione.it. e per organizzare e realizzare la gita ci sarà tempo per tutto il 2011.
Mi sembra quindi evidente che senza contestare la legittimità della protesta dei professori pur non condividendone il merito, bisogna concludere che a procurare un danno da un miliardo di euro al turismo è la loro protesta, mentre il Governo Berlusconi prova a tamponare la falla con un intervento straordinario utile al settore ed alla formazione degli studenti.