Forum deliberativi, Rimini esclusa dai finanziamenti. Bellini: avanti comunque


I forum deliberativi di quartiere di Rimini andranno avanti anche senza il finanziamento regionale. Lo ha ribadito la vicesindaca Chiara Bellini in risposta a un'interrogazione del consigliere di Fratelli d'Italia Nicola Marcello che chiedeva conto dell'esclusione del progetto del Comune di Rimini dai finanziamenti regionali del Bando Partecipazione. Il confronto si è poi aperto alla natura stessa dei forum: Marcello ha rinnovato le accuse di un'organismo di scarsa rappresentatività, la Bellini parla di un avvio sopra le aspettative e difende il progetto.
L'interrogazione di Marcello: "Il sottoscritto come Fratelli d’Italia tutta, manifesta la propria sorpresa di fronte all’esclusione del progetto che il Comune di Rimini aveva presentato alla Regione Emilia-Romagna per istituire i forum deliberativi di quartiere. L’iniziativa prevedeva un cofinanziamento Regionale di 40.000 euro a fronte di un valore complessivo di 49 000 euro, di cui 9 000 a carico dell’Amministrazione".
"FDI ha espresso fin da subito perplessità in merito al progetto dei Forum deliberativi di quartiere, ribadendo anche in seno al Consiglio Comunale, quanto essi fossero poco rappresentativi delle istanze dei cittadini.
Da una vera e propria mancanza di elettività diretta e partecipata, ad un parziale coinvolgimento dei Forum, come evidenzia l’esclusione di uno di essi all’incontro che l’Amministrazione comunale ha avuto il 28 luglio con i “quartieri” di Gaiofana e Santa Aquilina, ora si aggiunge lo sfumato raggiungimento dell’obiettivo relativo ai fondi che avrebbero dovuto essere elargiti tramite il bando approvato con delibera regionale n.633/2025.
Nella graduatoria per i contributi assegnati appare ben chiaro come il progetto relativo ai Forum, seppur ammissibile, si sia attestato con un punteggio che lo classifica come penultimo, forse perché troppo ambizioso?
Fratelli d’Italia si chiede dunque quale sarà la modalità per fornire le dotazioni previste ai quartieri, visto che alcuni di essi sono sprovvisti di una vera e propria sede per le riunioni, sede che dovranno condividere ad esempio con i CIVIVO o con i laboratori sociali. Quello che sarà ad ogni modo il vero tema, è senz’altro la figura dei facilitatori per i quali manca una reale regolamentazione, ma che soprattutto dovrà rispondere ad un doppio, cruciale quesito: da chi e con quali soldi saranno retribuiti?
Per coloro che erano presenti all’autoreferenziale incontro di presentazione dei Forum, tenutosi il 25 marzo 2025 presso il Teatro degli Atti, questa Giunta che aveva parlato di cittadini al centro, facilitatori come figure professionali e sedi fondamentali, manterrà la promessa?
Fratelli d’Italia non può che rimanere in fiduciosa attesa di vedere come evolverà la situazione, nella speranza soprattutto che la cittadinanza non debba assistere ad un progetto nato con una legittima e cauta sfiducia".
Marcello chiedeva "Situazione attuale dei Forum deliberativi e evoluzione futura anche alla luce dell’esclusione dei contributi regionali".