Indietro
menu
interrogazione di Marcello

Forum deliberativi, Rimini esclusa dai finanziamenti. Bellini: avanti comunque

In foto: forum deliberativi
forum deliberativi
di Redazione   
Tempo di lettura 5 min
Ven 1 Ago 2025 16:30 ~ ultimo agg. 17:09
Tempo di lettura 5 min

I forum deliberativi di quartiere di Rimini andranno avanti anche senza il finanziamento regionale. Lo ha ribadito la vicesindaca Chiara Bellini in risposta a un'interrogazione del consigliere di Fratelli d'Italia Nicola Marcello che chiedeva conto dell'esclusione del progetto del Comune di Rimini dai finanziamenti regionali del Bando Partecipazione. Il confronto si è poi aperto alla natura stessa dei forum: Marcello ha rinnovato le accuse di un'organismo di scarsa rappresentatività, la Bellini parla di un avvio sopra le aspettative e difende il progetto.

L'interrogazione di Marcello: "Il sottoscritto come Fratelli d’Italia tutta, manifesta la propria sorpresa di fronte all’esclusione del progetto che il Comune di Rimini aveva presentato alla Regione Emilia-Romagna per istituire i forum deliberativi di quartiere. L’iniziativa prevedeva un cofinanziamento Regionale di 40.000 euro a fronte di  un valore complessivo di 49 000 euro, di cui 9 000 a carico dell’Amministrazione".

"FDI ha espresso fin da subito perplessità in merito al progetto dei Forum deliberativi di quartiere, ribadendo anche in seno al Consiglio Comunale, quanto essi fossero poco rappresentativi delle istanze dei cittadini. 
Da una vera e propria mancanza di elettività diretta e partecipata, ad un parziale coinvolgimento dei Forum, come evidenzia l’esclusione di uno di essi all’incontro che l’Amministrazione comunale ha avuto il 28 luglio con i “quartieri” di Gaiofana e Santa Aquilina, ora si aggiunge lo sfumato raggiungimento dell’obiettivo relativo ai fondi che avrebbero dovuto essere elargiti tramite il bando approvato con delibera regionale n.633/2025. 
Nella graduatoria per i contributi assegnati appare ben chiaro come il progetto relativo ai Forum, seppur ammissibile, si sia attestato con un punteggio che lo classifica come penultimo, forse perché troppo ambizioso? 
Fratelli d’Italia si chiede dunque quale sarà la modalità per fornire le dotazioni previste ai quartieri, visto che alcuni di essi sono sprovvisti di una vera e propria sede per le riunioni, sede che dovranno condividere ad esempio con i CIVIVO o con i laboratori sociali. Quello che sarà ad ogni modo il vero tema, è senz’altro la figura dei facilitatori per i quali manca una reale regolamentazione, ma che soprattutto dovrà rispondere ad un doppio, cruciale quesito:  da chi e con quali soldi saranno retribuiti? 
Per coloro che erano presenti all’autoreferenziale incontro di presentazione dei Forum, tenutosi il 25 marzo 2025 presso il Teatro degli Atti, questa Giunta che aveva parlato di cittadini al centro, facilitatori come figure professionali e sedi fondamentali, manterrà la promessa?
Fratelli d’Italia non può che rimanere in fiduciosa attesa di vedere come evolverà la situazione, nella speranza soprattutto che la cittadinanza non debba assistere ad un progetto nato con una legittima e cauta sfiducia". 

Marcello chiedeva "Situazione attuale dei  Forum deliberativi e evoluzione futura anche alla luce dell’esclusione dei contributi regionali".   

 
La risposta della vicesindaca Bellini: “Quello dei forum deliberativi di quartiere è sicuramente un progetto ambizioso, ma è partito con grande slancio, sopra le nostre aspettative.
Sono già state convocate dieci assemblee su dieci forum che ad oggi si sono insediati e sono già in fase deliberativa, con alcune proposte già pronte per essere presentate all’Amministrazione. Oggi sono oltre mille gli iscritti alle assemblee,  una partecipazione molto importante che è stata sottolineata attraverso alcune uscite sulla stampa  anche da colleghi dell’opposizione come  Carlo Rufo Spina.
Il nostro progetto è entrato in graduatoria per il Bando Partecipazione 2025 della Regione Emilia Romagna, ma non siamo riusciti ad accedere al finanziamento.
Ciò nonostante rivendico la bontà del nostro progetto, pur essendo non del tutto coincidente con le linee previste dal bando regionale, che si rifanno a modelli europei di partecipazione che usano un approccio di tipo scientifico statistico, che prevedono cioè che siano campioni di cittadinanza estrapolati da una banca dati a prendere decisioni e fare proposte.
Il nostro invece è un progetto partecipativo nel senso più etimologico, volevamo fosse incentrato su una partecipazione su base volontaria, spontanea, che partisse dal basso, che stimolasse il reale impegno dei cittadini. Abbiamo bisogno di una cittadinanza attiva e consapevole, abbiamo bisogno di formare attraverso i forum una nuova classe dirigente e i forum possono essere  una palestra di democrazia.
Il nostro approccio quindi  è sicuramente lontano dalle linee guida della Regione, con cui siamo comunque in contatto e con cui ci incontreremo a breve, proprio perché siamo molto convinti della progettualità, estremamente concreta, che abbiamo messo in campo a Rimini. E non è detto che, se il bando sarà rifinanziato, non ci sia la possibilità anche per noi di accedere ai fondi in un prossimo futuro.
Anche se tali risorse non arriveranno, il progetto proseguirà forte così com’è partito”.
 
Altre notizie