Eolico contestato. Il 30 settembre la conferenza dei servizi per Badia del Vento


Ancora non è stata scritta la parola fine sul contestato progetto eolico Badia del Vento che prevede sette pale alte quasi 180 metri in territorio toscano ma proprio sul confine con l'Alta Valmarecchia (e le Marche) e in particolare col comune di Casteldelci. Il braccio di ferro tra le due Regioni, con le vibranti proteste anche da parte del presidente dell’Emilia Romagna de Pascale, ha allungato l’iter che però sembrava definitivamente concluso col via libera della Toscana in conferenza dei servizi lo scorso luglio. A mettere in stand by il progetto ci ha pensato però nelle scorse settimane il ministero della cultura, sollecitato dalla deputata forlivese di Fratelli d'Italia Alice Buonguerrieri, che ha convocato per il 30 settembre una nuova conferenza dei servizi. Ma se l’auspicio romagnolo, Casteldelci in testa, è quello di vedere lo stop definitivo del progetto, per contro il sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci si dice tranquillo e precisa che si tratta solo di un atto dovuto da parte del ministero nel tentativo di trovare una mediazione tra le due regioni confinanti. Se ciò non dovesse accadere, evidenzia il primo cittadino, si darà seguito alla delibera già approvata che autorizza l’impianto. Possibile qualche piccola modifica ma non certo lo spostamento delle pale che secondo il sindaco di Badia Tedalda saranno comunque in un contesto defilato del Monte Loggio e visibili solo nella loro parte più alta. Di tutt’altro avviso invece la posizione, assolutamente bipartisan, dei comuni di Emilia Romagna e Marche che puntano il dito su un progetto che avrebbe un impatto pessimo sul territorio e sulla qualità di vita chi vi risiede. Fratelli d’Italia ha avviato anche una raccolta firme contro le pale. L’ultima parola, ammesso che sia veramente l’ultima, potrebbe arrivare il 30 settembre.