Festa del patrono. In programma celebrazioni, comunità e cultura

Tra gli appuntamenti della festa:

-la serata del Sabato con la processione solenne con l’immagine di san Martino, cui seguirà la messa e la Cena Comunitaria con la tombolata in famiglia.
La domenica sarà dedicata alle coppie che festeggiano gli anniversari di matrimonio con la messa alle 10,30 e il pranzo nella tensostruttura.
Il lunedì 11 novembre , messa solenne alle ore 10,30 con le comunità parrocchiali di Riccione . Nel pomeriggio e sera si continuerà con musica, balli, stand e lotteria.

Mercoledì 13 Novembre ci sarà poi una serata culturale alle 21 in biblioteca sulla figura di Papa Francesco: “La Chiesa che sogno, nelle parole e nei gesti di Papa Francesco”
con Don Erio Castellucci, insegnante di Ecclesiologia in varie Facoltà teologiche.

Un occasione per riflettere sulla ‘novità’ di Papa Francesco, che rappresenta per tanti aspetti una ‘svolta’ nella Chiesa e nel suo modo di porsi e di relazionarsi con il mondo.
I gesti, le parole e le scelte di Papa Francesco (cfr. intervista a Civiltà Cattolica, dialogo con Scalfari, scelte di riforma della Curia,..) stanno interrogando la coscienza di tanti, sia cristiani che non credenti, con diverse e talvolta opposte interpretazioni del suo ministero.

Sul tema della festa di quest’anno spiega il parroco di San Martino don Maurizio Fabbri:
“Ad Assisi Papa Francesco chiedeva: “che posto ha la Parola di Dio nella mia vita, la vita di ogni giorno? Sono sintonizzato su Dio o sulle tante parole di moda o su me stesso? Una domanda che ognuno di noi deve farsi. Consideriamo la Bibbia un oggetto, sia pure prezioso, da tenere su uno scaffale di libreria oppure lo strumento per un incontro con Dio che si rivolge proprio a me, a ciascuno di noi? Accogliamo dunque l’invito di Papa Francesco: “.. E’ la Parola di Dio che suscita la fede, la nutre, la rigenera. E’ la Parola di Dio che tocca i cuori, li converte a Dio e alla sua logica che è così diversa dalla nostra; è la Parola di Dio che rinnova continuamente le nostre comunità. Penso che tutti possiamo migliorare un po’ su questo aspetto: diventare tutti più ascoltatori della Parola di Dio, per essere meno ricchi di nostre parole e più ricchi delle sue Parole.”