Esplosione a Coriano. Due dei feriti già dimessi dall’ospedale


“La buona notizia è che due degli operai coinvolti dall’esplosione sono già stati dimessi, il terzo, il 29enne, quello più grave, resta ancora ricoverato al Bufalini di Cesena“. A dirlo il sindaco di Coriano Gianluca Ugolini, intervenuto in diretta alla trasmissione Tempo Reale di Icaro TV per aggiornare su quanto accaduto nel pomeriggio di lunedì all’inceneritore di Raibano (vedi notizia). L’operaio portato a Rimini con codice 2 – fa poi sapere l’Azienda Sanitaria – è rimasto in osservazione breve intensiva in Pronto Soccorso per 12 ore come previsto per questi casi ed è stato dimesso alle 6 di questa mattina. Il ferito portato invece a Riccione con una ustione di primo grado al volto ma non grave è stato dimesso già ieri in serata con 7 giorni di prognosi.
Il primo cittadino ha rassicurato anche sul versante della salute pubblica: gli accertamenti condotti da Arpae, subito dopo l’esplosione che ha provocato anche una colonna di fumo nero, hanno escluso emissioni dannose.
L’impianto subito dopo l’accaduto è stato spento e al momento è inattivo. “Sarà Hera – ha detto il sindaco – a dirci i tempi di ripristino ma credo ci vorrà ancora qualche giorno“. Ugolini ha confermato che sono in corso glia accertamenti per capire le cause dell’esplosione. La causa potrebbe essere da ricercarsi in un rifiuto conferito male, come una batteria da auto, una pila o dei petardi raccolti e inesplosi. Una delle ipotesi al vaglio di vigili del fuoco e inquirenti è che l’esplosione possa essere avvenuta prima che il rifiuto entrasse nell’inceneritore a causa dell’elevata temperatura.
Esclusa, al momento, la matrice dolosa. Del fatto è stata informata la procura di Rimini che aprirà un fascicolo.