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Discoteche chiuse alle 3: i commenti alla proposta Giovanardi

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 20 Giu 2003 17:19 ~ ultimo agg. 10 Mag 06:35
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Per combattere il fenomeno delle stragi del sabato sera, Pini chiede al Governo di anticipare l’entrata in vigore del nuovo codice della strada abolendo l’aumento del limite di velocità e di aumentare i controlli; alla Regione di potenziare l’osservatorio sulle strada con una raccolta di dati aggiornati sui punti critici delle circolazione, sulla manutenzione e la segnaletica.
Anche durante la presentazione dell’indagine Trademark sulla previsioni per il turismo, che si é tenuta oggi a Rimini si è parlato anche della chiusura alle tre delle discoteche. “La proposta di legge sulle
discoteche presentata dal governo? Non passerà mai”. E’ l’opinione dell’amministratore
delegato dell’Agenzia regionale di promozione turistica (Apt) Giuseppe Chicchi. “Ci sono anche a mio parere – ha aggiunto – seri dubbi di
costituzionalità per i fondamenti giuridici di questa proposta di legge perché, la competenza in tema di orari, compete ai sindaci”.
“Per fortuna – ha commentato a sua volta l’assessore regionale al Turismo Guido Pasi – che il governo ha avuto la
saggezza di proporre un disegno di legge su questa materia degli orari di chiusura delle discoteche. Ora sarà il Parlamento a discutere in merito ma, come giudizio rispetto a quello che è stato proposto, dico subito con chiarezza che, il proibizionismo, non porta da nessuna parte”.
Per Telefono Blu, organizzazione di tutela dei turisti nato nel 1989, invece “la chiusura anticipata delle discoteche può
essere un provvedimento giusto”. “I dati delle stragi del sabato sera – ha spiegato in una nota – sono conosciuti da tutti, ogni volta che si parla di un week end in realtà occorre considerare che almeno la metà degli incidenti riguarda
purtroppo e, dolorosamente, le tante vittime giovani”.
Telefono Blu “non è certamente contrario al divertimento e conduce da
oltre dieci anni la campagna per il divertimento intelligente” e “da molto tempo predica un uso minore dei volumi acustici e severi controlli conto l’uso degli alcolici e superalcolici.
Purtroppo si è parlato tanto ma non ci sono stati concreti
risultati”. Detto questo, con tutti i “se ed i ma non vi è dubbio – ha sostenuto Telefono Blu – che questo provvedimento potrebbe essere una delle soluzioni”. E ha indicato al ministro Giovanardi questi percorsi: una sperimentazione di almeno tre
mesi e maggiori controlli notturni da parte delle forze dell’ordine. In caso di fallimento, o qualora di vedesse che gli interventi possono essere altri, si dovrebbe immediatamente rivedere il provvedimento.

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