Depuratore di Misano: conclusi i lavori di potenziamento da 1,5 milioni


Si è concluso il progetto di potenziamento e ammodernamento del depuratore di Misano. Si tratta di un intervento da 1,5 milioni di euro avviato lo scorso autunno dal Gruppo Hera che ha permesso di completare il restyling, con l'avvio della seconda linea dell'impianto.
Il depuratore è ora in grado di trattare integralmente le acque reflue prodotte durante l'alta stagione turistica. Prima, infatti, una parte delle acque veniva inviata al depuratore di Cattolica, con il rischio di attivare il bypass (deviazione) nel torrente Ventena in caso di piogge intense. Grazie al potenziamento, non sarà più necessario questo trasferimento, riducendo la probabilità di sversamenti e migliorando la qualità delle acque di balneazione alla foce del Ventena.
“Il potenziamento del depuratore di Misano è un intervento che si inserisce in un piano di manutenzione più ampio”, - spiega Angelo Torcaso, Responsabile Operation Idrico Area Rimini del Gruppo Hera - "Questo intervento ci permette di avere una maggiore flessibilità gestionale del sistema depurativo Misano-Cattolica per far fronte all’incremento dei flussi turistici nel periodo estivo. In un territorio in cui la qualità delle acque depurate è una priorità, Hera è costantemente impegnata a rendere il sistema idrico integrato efficace e resiliente, con investimenti mirati e una gestione attenta che rendono le infrastrutture idrauliche pienamente affidabili ed efficienti.”
La costruzione del depuratore di Misano risale a metà degli anni '70, quando fu completata la prima linea. Nel decennio successivo, l'impianto fu adeguato ed ampliato con la realizzazione della seconda linea, che è stata oggetto di questo recente ammodernamento; è un impianto biologico a “fanghi attivi”, che ha una potenzialità di 50 mila abitanti equivalenti e viene messo in esercizio nei mesi estivi per sopperire all’incremento delle portate generate dell'afflusso turistico della zona, incrementando così la capacità di trattamento del bacino servito insieme al vicino e interconnesso depuratore di Cattolica. La portata trattata è di circa 1,5 milioni di mc in quasi 4 mesi di esercizio e viene scaricata nel fiume Conca a seguito di processo di disinfezione finale.