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INCONTRO AL FLAMINIO

Cyberbullismo, la storia di Carolina raccontata dal padre Paolo alle scuole

In foto: Paolo Picchio con i ragazzi
Paolo Picchio con i ragazzi
di Stefano Ravaglia   
Tempo di lettura 2 min
Ven 21 Nov 2025 13:19 ~ ultimo agg. 13:29
Tempo di lettura 2 min

Mattinata intensa quella di oggi al Flaminio, il palazzetto dello sport che ospita le partite di Rinascita Basket Rimini. Dalle 10.30 alle 12.30 il dottor Paolo Picchio, padre di Carolina, ha incontrato i ragazzi delle terze medie e prima liceo per parlare della storia della figlia e dei pericoli che derivano dal cyberbullismo. Carolina Picchio si è suicidata a soli 14 anni, nel gennaio del 2013, dopo essere stata ripresa a una festa con dei coetanei mentre veniva bullizzata, scoprendo poi, un paio di mesi dopo, che il video che la ritraeva era stato messo online. La sequela di insulti sui social e la drammatica esperienza vissuta, portarono all'estremo gesto della ragazza, gettatasi dal balcone della sua stanza. In eredità, una lettera scritta dalla ragazza che contiene una frase, "Le parole fanno più male delle botte", che è diventata il titolo del libro con cui Paolo ha descritto non solo quanto accaduto ma anche raccontato chi era Carolina e le vicende processuali che ne sono seguite. L'accaduto ha infatti dato la spinta per la legge 71 del 2017 sul cyberbullismo, la prima in Europa, entrata in vigore nel 2018. Viva la partecipazione e tante anche le domande dei ragazzi presenti. Carolina ha lasciato in eredità una fondazione che porta il suo nome, e che opera nell'ambito della ricerca, della prevenzione e del supporto perché, come dice il motto che la accompagna, si possa essere felici di navigare senza che tutto finisca in tragedia.

 

 

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