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Crisi economica. Un pacchetto di aiuti ad imprese e famiglie

di Redazione   
Tempo di lettura 5 min
Mar 25 Nov 2008 17:30 ~ ultimo agg. 12 Mag 18:35
Tempo di lettura 5 min

Il presidente Fabbri ha annunciato un pacchetto di risorse finanziarie aggiuntive da utilizzare nel 2009 per sostenere imprese e famiglie.

La nota stampa

Anche la provincia di Rimini comincia a sentire i morsi della crisi economica. L’apparato produttivo riminese sta entrando nel “ciclone” che investe, con intensità e durata ancora largamente sconosciute, l’economia globale. Di vera e propria recessione ormai in atto hanno parlato oggi in Provincia i rappresentanti dei diversi settori del mondo del lavoro e dell’impresa, chiamati in riunione dal presidente Ferdinando Fabbri per un confronto sulle misure da intraprendere alla luce della grave congiuntura. Accanto agli esponenti delle categorie produttive e delle organizzazioni sindacali il presidente della Camera di Commercio, Manlio Maggioli, che insieme al presidente dell’Amministrazione provinciale ha incontrato recentemente i delegati delle banche presenti sul nostro territorio.

Comune a tutti i componenti della Conferenza Sviluppo e Innovazione della provincia di Rimini è la preoccupazione, visti i dati riferiti all’andamento produttivo, occupazionale e dei consumi, che la crisi sia, per dimensioni ed implicazioni sociali ed economiche, particolarmente seria e richieda interventi straordinari, tempestivi ed efficaci. Misure che chiamano in causa anche il nostro territorio e che saranno tanto più efficaci se l’azione dei vari attori coinvolti, sia pubblici che privati, sarà coesa e concertata.

Per attenuare l’impatto della crisi sulla coesione sociale e scongiurare il pericolo che la “macchina” produttiva si arresti, occorre una robusta iniezione di fiducia nel sistema, agendo sul versante degli aiuti alle famiglie e del sostegno alle imprese, attraverso l’erogazione del credito.

A tale scopo il presidente Fabbri ha annunciato che la Provincia di Rimini, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, si sta attivando per costituire un pacchetto di risorse finanziarie aggiuntive proprie da utilizzare nel 2009. Fondi che andranno ad affiancarsi a quelli stanziati per le aziende dalla Camera di Commercio.

Sarà un apposito tavolo tecnico, formato da Provincia, Camera di Commercio e rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e dei sindacali, ad elaborare una serie di proposte su come impiegare in concreto questo flusso di investimenti.

La manovra nel suo complesso sarà poi discussa ed approvata nuovamente in Conferenza Sviluppo ed innovazione perché sia varata entro quest’anno.

La nota della CGIL sull’incontro

L’analisi sullo stato di crisi economico-produttiva del territorio riminese, emersa questa mattina nel corso della Conferenza su Sviluppo e Innovazione convocata dalla Provincia, anche su esplicita richiesta della CGIL, ha dimostrato una non sufficiente consapevolezza della difficile situazione generale, che diventa particolarmente grave per la popolazione a basso reddito. E se l’analisi sul disagio che sta vivendo tanta parte della popolazione non è precisa, di conseguenza non lo possono essere le misure che si intendono adottare per fronteggiare l’emergenza”. Questo è il giudizio che il Segretario generale della CGIL Meris Soldati e Graziano Urbinati della Segretaria confederale CGIL intendono esprimere a conclusione dell’incontro di questa mattina dal quale era auspicabile emergesse una conoscenza più approfondita della realtà economica locale anche per la presenza delle associazioni delle imprese, della Camera di Commercio e dell’Amministrazione provinciale. Ma tant’è, i dati più aggiornati sono stati quelli presentati dai Segretari della CGIL:

oltre 1.100 i lavoratori per i quali sono già state avviate le procedure di cassa integrazione mentre per altri 400 la procedura è ormai prossima, 60 le imprese che hanno fino ad oggi fatto ricorso a queste misure e nuove richieste quotidiane di collocazione in cassa e sospensioni di lavoro nell’artigianato; almeno mille i precari per i quali si prevede che non vengano rinnovati i contratti, non coperti da ammortizzatori.

Da parte della CGIL è stata espressa grande preoccupazione per una crisi che dal mondo finanziario è già arrivata all’economia reale, un’emergenza globale che vede l’Italia in maggiori difficoltà rispetto agli altri paesi europei per responsabilità anche di un Governo che sta approvando misure inadeguate a fronteggiare una crisi di queste dimensioni per caratteristiche e durata. Tutti motivi per cui a livello nazionale è stato confermato lo sciopero del 12 dicembre.

La situazione locale presenta due problemi che interagiscono negativamente tra loro: il calo della domanda e un accesso al credito, soprattutto per le piccole-medie imprese, molto difficile.

Al contrario di quanto affermato dalla maggioranza degli intervenuti alla Conferenza, massimamente concentrati ad indirizzare interventi nei confronti di imprese e famiglie genericamente intese, per la CGIL è necessario intervenire a sostegno della domanda fornendo la gran parte delle risorse disponibili in primo luogo alle famiglie dei lavoratori e dei pensionati che in questa fase stanno contraendo al massimo la domanda e al sistema delle imprese soprattutto piccole e medie.

Al termine della riunione la Provincia ha annunciato che la distribuzione dei fondi verrà stabilita in sede tecnica con il coinvolgimento delle categorie economiche e delle parti sociali per poi tornare a riunire una Conferenza economica. L’auspicio della CGIL è che nell’erogazione delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Provincia, dai Comuni e dalla Camera di Commercio (circa 1.500.000 di euro) siano tenute nella massima considerazione le necessità di coloro che questa crisi rischiano di pagare per intero e cioè i lavoratori e i pensionati e le proposte che la stessa CGIL ha presentato (vedi allegato) proprio perché non siano sempre i più deboli a rimetterci e per tentare qualche intervento che consenta di far ripartire la nostra economia. Se così non sarà, la CGIL attiverà tutte le iniziative necessarie per rivendicare interventi efficaci nei confronti di lavoratori, precari e pensionati.

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