a rischio 32 lavoratori
Chiusura Nuova LAC. La consigliera Parma presenta interrogazione
In foto: Alice Parma ed Emma Petitti

di Redazione

Mer 30 Lug 2025 13:14 ~ ultimo agg. 13:22
E' prevista per domani, 31 luglio, la chiusura definitiva della lavanderia industriale Nuova Lac di Santarcangelo. A giugno la proprietà aveva annunciato la scelta che, di fatto, lascia senza prospettive 32 lavoratori, che saranno in cassa integrazione fino alla fine dell'anno. Da più parti si sono alzate voci di protesta e, alla vigilia della cessione dell'attività, la consigliera regionale Alice Parma annuncia di avere depositato di un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale e sottoscritta dalla collega Emma Petitti in merito alla grave crisi aziendale. “La Nuova Lac - scrive - rappresenta una realtà produttiva storica e importante per il territorio, che per oltre sessant’anni ha dato lavoro a generazioni di santarcangiolesi, raggiungendo nel suo massimo sviluppo quasi 150 dipendenti. Non possiamo restare a guardare mentre viene annunciata la chiusura in pochi mesi e senza preavviso a lavoratrici e lavoratori che si troveranno senza un’occupazione”.
Attiva dal 1962 e specializzata nel trattamento di tessuti di alta qualità per il settore moda, la Nuova Lac ha collaborato con importanti brand italiani e internazionali ed è tuttora l’unica lavanderia di questo tipo entro un raggio di 100 km. “A giugno 2025 la proprietà ha annunciato la chiusura definitiva dello stabilimento prevista per il 31 luglio, mettendo a rischio il futuro di 32 lavoratori, molti dei quali ultracinquantenni, e delle loro famiglie - continua Parma - A seguito della mobilitazione sindacale è stata ottenuta la cassa integrazione straordinaria per cessazione attività fino alla fine del 2025, con possibile proroga fino al luglio 2026, oltre all’avvio di misure per la ricollocazione. Ma la preoccupazione per le sorti dell’azienda e di lavoratrici e lavoratori c’è, ed è stata ben espressa dall’amministrazione comunale di Santarcangelo e dai rappresentanti sindacali coinvolti”.
Parma chiede alla Regione di farsi promotrice di un tavolo di confronto regionale con enti locali, sindacati e Agenzia regionale per il lavoro, per cercare soluzioni condivise volte a salvaguardare i posti di lavoro e valutare eventuali prospettive di rilancio o passaggio di proprietà. “Chiedo poi alla Giunta regionale e all’Assessore Paglia la possibilità di coinvolgere il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per garantire un’adeguata attenzione istituzionale alla vertenza, ribadendo l’impegno della Regione Emilia-Romagna a sostenere aziende e lavoratori in difficoltà con azioni concrete, come già avvenuto in passato in situazioni simili”.
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