Cambio di programma per Albachiara. All’alba ci sarà Curreri


Cambio di programma per Albachiara, Vasco from Modena Park to Rimini Beach in programma da sabato sera a domenica mattina a Rimini. Non ci saranno i musicisti di Vasco Rossi ma Gaetano Curreri, leader degli Stadio e storico collaboratore di Vasco Rossi. Alle 5.31 Curreri, in arrivo da Modena, amico da sempre di Vasco Rossi e suo primo produttore, intonerà a cappella Albachiara.
Un’amicizia che dura da più di 40 anni e che vedrà salire lo stesso Curreri il 1 luglio -prima di arrivare a Rimini – sul palco di Modena Park durante il concerto che celebra la carriera quarantennale di Vasco. Dopo il live di Modena, Curreri raggiungerà la spiaggia di Rimini
Dalle 4-30 il dj set lascia il posto alle atmosfere del ‘waiting for the sun’, parole e suoni prima dell’alba. Una conduzione “teatrale” del suono dell’attesa e chiamata al silenzio fino al sorgere del sole e con i primi bagliori di luce.
Tratto da un’intervista su Repubblica a Gaetano Curreri “Albachiara. Quando la sento dal vivo, alle prime note di pianoforte vengo catapultato con la mente nella mia stanzetta di Vignola, io al piano e di fianco Vasco alla chitarra, che me la cantava. Ho ancora una registrazione di quell’epoca, mai ascoltata. Ce l’ho su un nastro del Revox e la custodisco gelosamente perché è una chicca pazzesca: è il momento in cui la stavamo mettendo insieme. Vasco me l’aveva fatta sentire e io ci stavo suonando il pianoforte. Ce l’ho lì, diverse versioni, dove lui commenta nel mezzo, dice cose. E io non riesco a dimenticare. Pazzesco pensare che quella canzone, quel suono nato in quella stanza, è diventato quasi un rito pagano, una preghiera, una messa cantata. In cui ognuno può trovare un po’ di sé, perché così è la vita. Si ride, si piange. Questo è il segreto di Albachiara” (…) Testo e musica è tutta farina di Vasco, io sono arrivato a colorarla. Non lo chiamerei neanche arrangiamento, era un accompagnamento al pianoforte, che ha dato questa doppia anima: quella romantica, in cui io sguazzavo, e quella rock, dove Vasco guidava. Ricordo che l’assolo di chitarra elettrica di Maurizio Solieri Vasco lo aveva già in testa. Lui se lo cantava e Maurizio l’ha messo giù. Con un grande suono rock, che ancora adesso ha una potenza e una modernità tipiche dei grandi assoli di chitarra. Credo che la musica colta e la musica pop-rock, quando raggiunge questi livelli, non sono poi così lontane. E L’altra metà del cielo lo sta a dimostrare”.