Cala l'export a Rimini, insieme a produzione e fatturato del manifatturiero


La Camera di commercio della Romagna delinea il quadro dei primi mesi del 2025 relativi alle province di Forlì-Cesena e Rimini. Dai dati emerge che l’imprenditorialità in provincia di Rimini è particolarmente diffusa: sono 102 le imprese attive ogni mille abitanti (87 in Emilia-Romagna, 86 in Italia). La metà di esse sono imprese individuali, mentre le società di capitale, pari al 25,8% del totale, rappresentano una quota progressivamente crescente. Risultano stabili le imprese artigiane (-0,2%, 9.618 al 30/06/2025) mentre si riduce lievemente il numero delle imprese cooperative (243 al 30/06/2025, -0,4% annuo). La consistenza delle imprese agricole attive (2.253 unità al 30/06/2025) è in flessione del 2,9% rispetto al 30/06/2024, così come sono in calo le imprese della pesca (-1,1%, 182 unità al 30/06/2025). Anche i dati relativi all’industria manifatturiera al primo trimestre 2025, risultano negativi per la produzione (-9,0% sul primo trimestre 2024), il fatturato (-9,2%) e gli ordini esteri (-11,0%); positiva, invece, la dinamica degli ordini interni (+5,7%). La contrazione della produzione investe tutti i comparti, ad eccezione di legno e mobili (+9,2%), con il maggiore decremento per abbigliamento e accessori (-19,4%), seguito da macchinari (-16,8%) e prodotti in metallo (-7,1%). Nel settore edile (5.186 unità a fine giugno) si riscontra un lieve incremento annuo del numero di imprese attive (+0,5%); stabile, invece, rispetto al primo trimestre 2024, il relativo volume d’affari nel primo trimestre dell’anno in corso. Nel commercio al dettaglio, le vendite, nel primo trimestre 2025, risultano in calo (-1,8%), con una variazione negativa sia del comparto alimentare (-3,8%) sia di quello non alimentare (-1,7%); Nel 1° trimestre 2025 calano le esportazioni in provincia di Rimini (pari a 680 milioni di euro): -2,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Riguardo ai principali prodotti, calano le esportazioni di articoli di abbigliamento (-2,6%, 16,2% del totale) e macchine utensili e per la formatura dei metalli (-15,1%, 12,9%); crescono, invece, le esportazioni delle navi e imbarcazioni (+20,9%, 11,1% del totale), delle altre macchine di impiego generale (forni, caldaie, condizionatori, distributori automatici) (+6,9%, 8,3%), degli altri prodotti alimentari (zucchero, cacao, condimenti vari, pasti pronti, alimenti dietetici) (+22,3%, 6,2%) e delle bevande (+11,4%, 4,2%). Per ciò che concerne i principali Paesi export, troviamo, nell’ordine: Stati Uniti (12,7% del totale), Germania (8,7%), Francia (8,7%), Regno Unito (6,1%), Spagna (5,4%) e Polonia (4,4%); di questi, risultano in crescita Germania (+22,4%), Spagna (+22,2%) e Polonia (+20,0%) mentre sono in flessione Stati Uniti (-20,2%), Francia (-3,5%) e Regno Unito (-34,0%).