Bullismo. I professori smentiscono: danno d’immagine. Gli studenti: mai successo


Pubblichiamo le note di studenti e professori de Gobetti-De Gasperi, certi, tuttavia, di non essere noi la testata cui fanno riferimento, visto che nella notizia da noi pubblicata non si fa alcun accenno alla provenienza geografica dei presunti bulli, nè ci sono affermazioni razziste. Abbiamo inoltre dato ampio spazio alle parole della Preside Fortunati del Gobetti De Gasperi, citata erroneamente da Forza Nuova nell’intestazione del comunicato.
vedi notizia pubblicata da newsrimini.it
I professori:
I docenti apprendono con stupore quanto scritto nel comunicato (di FN), dal momento che nessuno è a conoscenza del fatto che si siano verificati episodi di tale gravità. Inoltre, durante l’ultima tornata di consigli di classe e udienze con le famiglie, conclusasi venerdì scorso, non è emerso alcun tipo di disagio da parte degli alunni o dei loro genitori. Appare dunque assai improbabile che gli avvenimenti si siano svolti secondo le dinamiche descritte e che, visti dalla prospettiva di chi lavora nell’Istituto tutti i giorni aperto ormai da quarant’anni, infangano l’integrità dei docenti e dell’Isiss con un danno d’immagine incalcolabile.
La responsabile della promozione dell’immagine dell’Istituto
Prof.ssa Laura Giambartolomei
Gli studenti:
Innanzitutto vogliamo partire con la premessa che questo articolo di risposta è mirato a smentire le parole che sono state spese per diffamare l’ISISS di Morciano (di cui siamo rappresentanti d’istituto), partendo dal presupposto che in questo articolo appaiono molte affermazioni razziste nei confronti dei ragazzi di provenienza balcanica, che vengono descritti come dei mafiosi di prima categoria suscitando così l’indignazione di tutti i ragazzi provenienti da quell’area geografica.
Noi come rappresentanti d’istituto non abbiamo riscontrato nessuna segnalazione di queste azioni ‘mafiose’ che secondo il giornalista accadono nel nostro istituto. Sin dall’inizio del nostro mandato come rappresentanti abbiamo fatto presenti agli alunni di poter comunicare qualsiasi fatto in totale libertà, ma di tutto quello emerso dall’articolo in questione non si è parlato, né i suddetti fatti sono stati denunciati da alcun genitore o alunno. In questo modo vengono coinvolti tutti gli alunni (dato che non si fanno nomi delle persone che avrebbero segnalato i fatti) e si mette in cattiva luce un intero Istituto proprio in pieno svolgimento delle attività di orientamento (cosa per lo meno sospetta). Non sappiamo come il giornalista del suddetto articolo chiama questo genere di affermazioni, ma per noi è pura diffamazione mirata ad infangare la reputazione dell’Istituto.
I rappresentanti degli studenti in Consiglio d’Istituto
Monfardini Riccardo
Piccone Daniele